“Si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero”: proposte Chiesa di Verona per la Quaresima 2025

"Si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero” (Lc 24,31): è il versetto evangelico che accompagna la Chiesa di Verona nel tempo di Quaresima, che ha inizio mercoledì 5 marzo con il tradizionale rito delle ceneri, che il vescovo Domenico Pompili vivrà nella Messa delle 18.30 in Cattedrale. Diaconi e preti avranno un momento dedicato loro giovedì 6 dalle 9.30 alle 12 in Cattedrale per il ritiro di inizio Quaresima; sarà il monaco di Bose, Luciano Manicardi, a proporre una riflessione biblica sul tema: “Preparare oggi la chiesa di domani”.
Ad accompagnare il cammino verso la Pasqua sarà l’episodio della cena ad Emmaus tra Gesù Risorto e i due discepoli, con il loro passaggio dalla delusione alla speranza. Mons. Pompili nel suo Messaggio per la Quaresima sottolinea come questa scena pasquale richiami l’Ultima Cena “dove si fa memoria del bene che non finisce”. La tavola, a sua volta, ci parla di dialogo, casa, periferie povere e apre alla sobrietà che “non è il gesto volontaristico di chi ha tutto e può farne a meno per un po’, ma una condizione di miseria da significare in altro modo”. Da qui prendono luce due aspetti tipici della Quaresima: il digiuno che “non è mera rinuncia e si lega a progetti concreti di solidarietà” volti a sciogliere le catene inique, liberare le vite oppresse, dividere il pane con chi ha fame, ospitare chi non ha un tetto, vestire chi è nudo; la preghiera che non è “misticismo consolatorio e disincarnato” ma forza per prendersi cura del mondo perché “scende nelle strade della vita quotidiana, entra nelle case, si siede accanto alle vite, a quelle sofferenti ma anche a quelle che ridono di gioia”.
L’immagine. Ad evocare tutto questo è il dipinto La cena in Emmaus eseguito nel 1629 da Rembrandt e conservato nel Museo Jacquemart-André di Parigi, che viene proposto come riferimento per le comunità. Protagonista indiscussa è la luce che rivela l’interiorità dei protagonisti e determina la dinamica di costruzione del quadro. Spiega don Antonio Scattolini, referente del servizio diocesano artistico-letterario: “Al momento di spezzare il pane, Gesù si erige con posa solenne ed arretra leggermente dalla mensa. Rembrandt lo raffigura di profilo, e ne mette in evidenza la silhouette nel contrasto con la superficie fortemente illuminata del muro che sta dietro le sue spalle”. La scelta artistica richiama l’ombra cinese e crea un vero colpo di scena per il quale “uno dei due discepoli si scosta stupefatto e colto all’improvviso, mentre l’altro lo si scorge a malapena sul davanti, nell’atto di prostrarsi in segno riconoscimento del Signore con un gesto che fa cadere la sedia su cui era seduto fino ad un attimo prima”. Al centro della composizione Rembrandt colloca due occhi che si spalancano perché si lasciano illuminare dalla fede.
Il segno, la preghiera e i canti.
Il Servizio per la pastorale liturgica e la musica sacra invita a porre all’ingresso della chiesa il cero pasquale spento con a fianco una ciotola con della cenere e il testo della preghiera preparata appositamente che ha come temi portanti la luce e la speranza. Spiega don Carlo Dalla Verde, referente del Servizio: “Il cero
pasquale spento disegna plasticamente il dramma dell’attesa del Sabato Santo, che descrive bene lo stato della nostra esistenza, sospesa tra un già e un non ancora, dove fondamentale è l’atteggiamento della speranza”. A questo segno si accompagna, per ogni celebrazione domenicale, una monizione introduttiva che richiama di volta in volta una espressione differente del preconio riguardante il cero pasquale: una sorta di piccola iniziazione alla liturgia della luce che si stende lungo tutta la Quaresima, tempo che si costituisce come un passaggio dalla cenere al fuoco nuovo della Pasqua. Nella pagina chiesadiverona.it/quaresima-2025 sono proposti anche alcuni canti per la liturgia, tra cui atto penitenziale, salmi responsoriali, acclamazioni al Vangelo.
Preghiera in famiglia e solidarietà.
Il libretto per la preghiera quotidiana in famiglia preparato per la Quaresima 2025 propone il Vangelo della liturgia del giorno, un breve commento per introdurre la meditazione personale e un testo dell’enciclica Dilexit nos, sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo. I contenuti sono stati curati dal Centro missionario diocesano, che invita a dare come finalità all’elemosina e alla solidarietà le necessità delle missioni e dei missionari, potendo usufruire anche di un apposito salvadanaio. Il Centro Missionario Diocesano propone segni concreti di carità e di solidarietà a sostegno dei missionari veronesi, con speciale attenzione agli impegni che la nostra Diocesi ha assunto, attraverso l’invio di preti e laici fidei donum. In particolare, la parrocchia di Namahaca (Nacala – Mozambico) per la Quaresima di Solidarietà 2025 chiede un aiuto per alcune iniziative in atto: il progetto di alfabetizzazione per adulti (il cui costo ammonta a 5.000 euro); la sistemazione del centro parrocchiale (10.000 euro); il restauro della chiesa parrocchiale (20.000 euro); il Centro nutrizionale per bambini denutriti (15.000 euro); il Lar (convitto) parrocchiale e le borse di studio per le ragazze (15.000 euro). L’invito è a devolvere in solidarietà l’1% del reddito come frutto concreto del digiuno e di uno stile di vita più sobrio; modalità si offerte sul sito cmdverona.it.
Proposte di annuncio.
Il Centro pastorale ragazzi propone il percorso “E si aprirono loro gli occhi” per i gruppi preadolescenti in parrocchia (informazioni su ragazzi.chiesadiverona.it), ritiri per elementari e medie “Siamo nati per amare” (8 e 29 marzo, 12 e 13 aprile), la Veglia della Luce per terza media (sabato 22 marzo dalle 18 alle 21 presso l’Area Exp Centro Eventi di Cerea), una worship con il vescovo Domenico Pompili (giovedì 6 marzo alle 21 al Centro Carraro).
Il Centro pastorale adolescenti e giovani invita alla Preghiera giovani presieduta dal vescovo Domenico Pompili nella chiesa Cattedrale venerdì 14 marzo alle 20.45 e propone gli Esercizi spirituali nella vita ordinaria (Evo) dal 23 al 29 marzo.
Il Servizio catechistico diocesano mette a disposizione – dal sito catechesiverona.it – un sussidio per adulti sul Vangelo delle domeniche (preparato dal Settore apostolato biblico) e un percorso per vivere il catechismo coi bambini che in cinque incontri li possa accompagnare dalla tristezza e dalla cecità alla gioia dell’incontro con Gesù passando dal dono grande del pane spezzato.
Proposte di spiritualità.
Il Centro diocesano di spiritualità San Fidenzio propone una giornata di spiritualità per tutti venerdì 21 marzo (9.30-16), per regalarsi momenti di ascolto della Parola di Dio e di preghiera; per le parrocchie, è sempre possibile richiedere la predicazione di una giornata di ritiro anche in altre date. Ritiri particolari sono pensati per accoliti e ministri straordinari della comunione, sabato 22 marzo predicato da don Carlo Dalla Verde; vedovi e vedove, domenica 23 marzo, organizzato dal movimento vedovile “Speranza e vita”, predicato da don Francesco Pilloni; genitori a cui è morto un figlio, domenica 30 marzo, organizzato del gruppo “Tuo figlio vive!” e a cura di mons. Giovanni Ottaviani; nonni e anziani, sabato 5 aprile predicato dal vescovo Domenico Pompili. Dalla sera di venerdì 21 al primo pomeriggio di domenica 23 marzo sarà possibile vivere “I colori della speranza”, un weekend di spiritualità con l’arte guidato dal gruppo Ar-theò a cura di don Antonio Scattolini. Sono inoltre pensate delle giornate giubilari dedicate ai diversi vicariati della diocesi predicate da don Gianni Pippa con il tema “Dalla riconciliazione risorge la vita”.