“Siamo il quartiere dei balocchi, tranne per chi ci vive o gestisce un'attività. Dopo le assemblee pubbliche con l'amministrazione restano i dubbi: 14 mesi (o boh) per ultimare i lavori sono un'enormità di tempo che potrebbe favorire la speculazione, perché molte attività potrebbero andare in sofferenza e le case ed il quartiere saranno difficili da abitare” così in un comunicato il Comitato per Veronetta.
"Inoltre per dare un'idea di amministrazione che funziona citiamo 2 esempi: 12 mesi per il Ponte Morandi a Genova, mentre a Verona servono 40-48/ per il Ponte Nuovo (la sistemazione non la costruzione). Se poi ci si imbatte in reperti archeologici chissà che cosa succede?  C'è un argomento che l'amministrazione comunale non ha nemmeno preso in considerazione quindi si pone la seguente domanda: nel caso in cui gli scavi causassero danni agli edifici che procedura è stata predisposta? La questione dei parcheggi sarà una "sorvegliata speciale" e non mancheranno segnalazioni in caso di situazioni insostenibili. La questione sicurezza, la zona rossa non piace si traduce in un controllo ossessivo dell'onesto cittadino e lascia maglie larghe per chi rende insicura la città e che, ovviamente traslocherà poco più in là".
Conclude il Comitato: "I disagi saranno enormi e quindi si ritiene doveroso che l'Amministrazione Comunale predisponga dei ristori per le attività e per i residenti, visto che i cittadini onesti e spremuti come limoni, hanno il merito di rendere possibili queste "migliorie".