8 marzo a Verona: il ricordo di Giuseppina Orlandi, unica donna sepolta nel Sacrario Militare

Si chiamava Giuseppina Orlandi. Nata in Umbria, nel borgo di Orvieto costruito nel tufo, durante la Grande Guerra si arruolò nel Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. Morì a 33 anni, nel 1918, all’ospedale militare di Isola della Scala e da allora riposa al Sacrario Militare del Cimitero Monumentale di Verona. Unica donna tra le spoglie di circa 4mila giovani soldati. Il suo nome, e dunque la presenza di una salma femminile, è stata rilevata quasi per caso dai ricercatori del Centro Studi dell’ANA Verona che, confrontando documenti e reperti, cercano instancabilmente a distanza di oltre un secolo, di ricostruire per quanto possibile le storie dei molti militari che qui riposano.
In occasione della Festa della Donna, l’ANA Verona intende ricordare e commemorare Giuseppina Orlandi e con lei tutte le figure femminili impegnate, ieri come oggi, a vario titolo, nei conflitti. “Le donne non sono mai state semplici spettatrici degli eventi bellici: sono state guaritrici, combattenti, messaggere, operaie, portatrici di speranza”, sottolinea il presidente dell’ANA Verona Maurizio Trevisan citando, tra le tante, dalle crocerossine come Orlandi alle portatrici carniche, da Maria Bergamas, la madre del milite ignoto, alla partigiana Giorgina Levi e alla martire istriana Norma Cossetto.
“Portare la Festa delle donne in un Sacrario militare è probabilmente un unico a livello nazionale. Tuttavia riteniamo sia un gesto simbolico molto importante per ribadire che il sacrificio anche del genere femminile durante i conflitti non è stato e non è secondario”, riflette Giovanni Governo, responsabile del Centro Studi dell’ANA Verona. Quanto all’infermiera Orlandi, “abbiamo contattato il Comune di Orvieto che ci ha confermato l’iscrizione anagrafica della donna. Risulta nubile e senza figli, ora siamo in attesa di capire se si riesca a risalire a qualche parente in vita”, aggiunge Governo.
L’appuntamento, intanto, è per domani alle 10 al Sacrario Militare con una cerimonia che si concluderà con una relazione di Lucia Zampieri, ricercatrice del Centro Studi dell’ANA Verona sul ruolo della donna nei grandi conflitti. “In guerra al fronte e a casa: dalle crocerossine come Orlandi alle portatrici carniche, hanno avuto un ruolo attivo nei luoghi teatro degli scontri. Ma è bene ricordare come, anche lontano dalle trincee, abbiano dovuto rivoluzionare la propria quotidianità con nuovi ruoli, nuovi lavori, sostituendo il vuoto creato dagli uomini spediti al fronte”, sottolinea Zampieri.
La cerimonia sarà animata dal coro Tre Monti di Montecchia di Crosara che eseguirà alcuni brani dedicati. Ci saranno i rievocatori del Gruppo Storico 6° alpini Battaglione Verona e una rievocatrice storica nelle vesti di una portatrice carnica. Sarà presente l’assessora alla Sicurezza del Comune Stefania Zivelonghi, la presidente dell’Agec Anita Viviani, il tenente colonnello del Comfoter Valeria Miciotti. Inoltre, una rappresentanza di assessore e consigliere comunali dei comuni della provincia. L’iniziativa rientra nel calendario appuntamenti del Comune per l’8 marzo.
- Il Sacrario Militare apre le proprie porte ogni ultima domenica del mese. Il monumento è visitabile dalle 9 alle 16.30 a chiunque voglia riscoprire questo luogo di memoria e conoscere la storia e le storie legate alla vita e alla morte dei 3.915 giovani soldati, non solo veronesi, della Grande Guerra che qui riposano. L’apertura è resa possibile grazie ad un protocollo d’intesa siglato tra il Commissariato generale per le onoranze ai caduti, l’Agec, il Comune, l’Ana nazionale e la Sezione dell’Ana di Verona. Questo mese, oltre alla cerimonia di domani, il Sacrario sarà aperto alle visite domenica 30 marzo.