Addio a Vicenzi, il cordoglio di Zaia: “Campione di generosità verso i più fragili”

“Ci lascia un campione della nostra imprenditoria, un uomo che ha fatto conoscere nel mondo la qualità del ‘Made in Veneto’. Con Giuseppe Vicenzi se ne va un grande capitano d’industria, ma non solo. Di lui mi piace ricordare che, dopo una vita di successi, il giorno in cui aveva compiuto 90 anni aveva deciso di portare a Verona, la sua città, le ultimissime tecnologie per la riabilitazione delle persone affette da demenza, finanziando alla Fondazione Pia Opera Ceccarelli un polo scientifico-neurologico connesso col San Raffaele di Milano. E lo aveva fatto, come a chiudere un cerchio, nel ricordo della sua mamma che da piccolo lo mandava, ad ogni Epifania, a consegnare i savoiardi ai degenti dell’Istituto che allora non potevano godere né di piccole né di grandi ricchezze materiali e umane. Questo era Giuseppe Vicenzi, la cui eredità continua a vivere nelle persone che ha amato e nelle grandi azioni generose di cui è stato capace”.
Così il presidente Luca Zaia ricorda il cavalier Giuseppe Vicenzi, l’industriale veronese che aveva raccolto negli anni ’50 la guida dell’impresa di famiglia, fondata nel 1905 dalla nonna Matilde che a sua volta aveva rilevato il forno dei genitori, una volta rimasta vedova. Una vita, quella di Vicenzi, scandita dalla crescita aziendale e dai traguardi familiari: tre figlie, 8 nipoti, tre brand d’eccellenza (Matilde Vicenzi, Grisbì, Mr.Day), tre sedi produttive (San Giovanni Lupatoto, Bovolone e Avellino), 363 dipendenti per un fatturato di 140 milioni di euro. E poi il basket: il cav. Vicenzi, col fratello Mario, aveva portato la Pallacanestro Scaligera dalla serie D ai vertici nazionali ed europei.
“Alla famiglia, ai suoi dipendenti e a coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo vanno le nostre più sentite condoglianze”, conclude Zaia.