Attualità di Redazione , 09/03/2025 18:00

Difficoltà di apprendimento: nelle scuole primarie il Comune finanzia progetto di screening

Disturbi apprendimento

La seconda edizione coinvolge più di 1300 bambini. Ass. La Paglia: “Il 95% per cento dei bambini sta beneficiando di questa opportunità”. Anticipare, nei bambini, la presa in carico ed evitare i ritardi nella certificazione di disturbi dell’apprendimento o anche solo recuperare eventuali ritardi, significa dare a loro gli strumenti per affrontare con più sicurezza e serenità non solo il percorso di studi futuro ma anche la propria crescita personale.

Un percorso, quello dello screening dei disturbi dell’apprendimento e dell’eventuale certificazione, che inizia in età scolare, intorno ai 7 anni quando i bambini e le bambine iniziano le scuole elementari, per concludersi in media dopo 3 o 4 anni.

Uno dei principali vantaggi  del progetto progetto ‘Pre.Dis.A – Prevenzione delle difficoltà dell’apprendimento. Conoscere, rilevare e potenziare le abilità scolastiche nel primo e nel secondo anno della scuola primaria’, promosso dal Rotary Club Verona Scaligero, in collaborazione con i Rotary Club di Verona e Provincia, con il partenariato dell’AULSS9 Scaligera, dell’Ufficio Scolastico VII Ambito Territoriale di Verona ed il sostegno economico del Comune di Verona – Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche, è proprio quello di accorciare notevolmente il tempo che passa dallo screening del disturbo a quello della diagnosi e della conseguente certificazione. Altro punto forte del progetto è il fatto che la presa in carico avviene nel luogo dove emerge il bisogno: la scuola. E’ a scuola infatti che gli esperti formati dall’Ulss incontrano i bambini per il potenziamento e avviano con loro il percorso di screening, grazie anche alla collaborazione di insegnanti.

Dopo la positiva esperienza condotta nell’anno scolastico 2023/2024, la seconda edizione dell’iniziativa è stata proposta nell’anno scolastico 2024/2025 agli Istituti Comprensivi di Verona. Hanno aderito tutti e 17 gli Istituti Comprensivi con 47 scuole e 78 classi per un numero complessivo di 1.343 bambini (94,5% del totale) coinvolti nella fase iniziale del progetto, che si sviluppa attraverso incontri formativi con gli insegnati e con i genitori e attività di identificazione e potenziamento nei confronti dei bambini che evidenziano un rallentamento nell’acquisizione delle abilità scolastiche di base.

Un progetto che prosegue grazie al contributo del Comune, più di 100 mila euro la somma messa a disposizione per il bienno, e che quest’anno si arricchisce di un’importante iniziativa per la raccolta fondi promossa dal Rotary Club Verona Scaligero per estendere il progetto su più ampia scala: l’11 aprile, al Teatro Nuovo, Simone Cristicchi ed Amara saranno presenti all’evento a sostegno della prevenzione del disagio giovanile “Una bussola per il futuro. Il Rotary al fianco dei giovani”.  Le donazioni raccolte andranno a favore del progetto PreDisA, che ha tra i suoi obiettivi identificare precocemente i ritardi nell’acquisizione della lettura e scrittura mediante un’osservazione sistematica; accompagnare i genitori ad una maggiore consapevolezza delle difficoltà del proprio figlio, delle possibilità di intervento e dello sviluppo di eventuali disagi emotivi; creare uno spazio di condivisione e supporto nella gestione dei casi più complessi all’interno della classe; attivare percorsi di potenziamento mirato e documentato per i bambini fragili e relativo monitoraggio; ridurre gli invii impropri al Servizio Sanitario; offrire una diagnosi tempestiva ai bambini con Disturbo specifico dell’Apprendimento, riducendo sia la gravità del quadro clinico che gli effetti correlati sul piano emotivo e psicopatologico; creare una rete operativa di interventi di prevenzione scuola-famiglia; raccogliere in modo sistematico dati sull’efficacia di identificazione precoce; realizzare un’infrastruttura informatica per la digitalizzazione dei processi gestionali afferenti al progetto.

“Un progetto che offre una grandissima opportunità a tutte le famiglie che hanno un bambino in prima elementare e che, oltre allo screening, possono beneficiare di un percorso di potenziamento che la settimana prossima sarà illustrato ai genitori con incontri specifici – ha detto l’assessora alle Politiche educative Elisa La Paglia-. Nel caso fosse poi riscontrato un disturbo dell'apprendimento, averlo individuato già in prima elementare permette ai bambini di  avere un percorso scolastico di successo. Siamo perciò grati a tutti i partner, in primis alle scuole, che hanno accolto all'unanimità questa progettualità. Il 95% dei bambini di Verona ne sta beneficiando”.

Nello specifico gli incontri saranno il 10 marzo alle scuole Vivaldi in via Scarabello; l’11 marzo alle scuole Mazza in via Udine, il 12 marzo alle scuola Guarino in via San Felice Extra, il 13 alle scuole Rosani in via Santini.

Il progetto è stato illustrato questa mattina a Palazzo Barbieri dall’assessora alle Politiche educative e Scolastiche Elisa La Paglia. Presenti il presidente Rotary Club Verona Scaligero Alessandro Pozzani, con il coordinatore del progetto PreDisA Paolo Gamberoni, il direttore UOC Infanzia Adolescenza e Famiglia ULSS 9 Scaligera Leonardo Zoccante e la responsabile UOS Età Evolutiva ULSS 9 Scaligera Sabrina Fadel e il coordinatore dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi del Comune di Verona Giovanni Luca Mancuso.

“Un progetto che favorisce la demedicalizzazione dei disturbi dell’ apprendimento attraverso la prevenzione, l’intercettazione precoce e la possibilità di elaborare i dati a favore della ricerca scientifica”, ha detto il prof. Zoccante.  

La prima fase del progetto è focalizzata, dopo un’adeguata campagna informativa/formativa rivolta a genitori ed insegnanti, su un’attività di screening dei bambini coinvolti e prima osservazione dati.

I primi risultati mostrano una percentuale di soggetti “fragili” di circa l’11% contro il 7,5% di precedenti statistiche. Risulta pertanto fondamentale la prosecuzione del progetto attraverso gli interventi di potenziamento previsti.

La seconda fase mirata infatti a:
- l’individuazione dei bambini potenzialmente deficitari e invio all’AULSS9 Scaligera per la diagnosi e la certificazione tempestiva dove necessario;
- formulazione di report per gli insegnanti e le famiglie, condividendo le informazioni al fine di accompagnare ad una maggiore consapevolezza delle difficoltà rilevate nei bambini, delle possibilità di intervento per arginare lo sviluppo di eventuali disagi emotivi;
- percorsi di potenziamento logopedico per i bambini fragili mirati al recupero delle abilità strumentali della lettura e della scrittura per 10 settimane in piccoli gruppi;
- analisi dei dati raccolti dalle insegnanti dopo il potenziamento, valutazione cognitiva e attivazione di percorsi di potenziamento mirato per i bambini risultati ancora fragili dopo il primo potenziamento;
- valutazione logopedica, clinica e cognitiva e comunicazione diagnosi attraverso incontri con i genitori, psicologo e logopedista;
- raccolta, condivisione ed elaborazione dei dati raccolti durante gli interventi.