Attualità di Redazione , 07/01/2025 17:00

Seminativi Verona: previsto forte calo di grano duro

Grano
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Meno grano duro, tenuta del grano tenero e del riso. E un grande punto interrogativo sul mais e sulla soia. Sono le previsioni di semina del 2025 nel Veronese, alla luce dell’andamento della scorsa stagione e del meteo, snocciolate da Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona.

“Quest’anno è prevista una forte diminuzione del grano duro, dato che è calato il valore delle produzioni e che l’anno scorso ha subito un forte calo delle rese – spiega il presidente -. Non ci ha aiutato il meteo, con le copiose piogge autunnali che hanno reso difficile sia la lavorazione dei terreni, sia le semine. Per il grano tenero le prospettive sono migliori rispetto a quello duro, dato che si tratta di una coltura importante, con oltre 17.000 ettari in produzione nella scorsa stagione e una crescita del 14% per estensione. Sulla soia, invece, il punto di domanda è d’obbligo, dato che stiamo già assistendo al primo effetto dell’accordo Mercosur, cioè l’arrivo di tantissimo prodotto dai Paesi sudamericani. Tuttavia potrebbe tenere, dato che è pure una coltivazione storica per il nostro territorio. Sul mais poniamo pure un grosso punto interrogativo, perché attualmente i prezzi sono bassissimi e questo fattore potrebbe disincentivare i produttori. Però tutto potrebbe cambiare nel giro di pochi mesi: restiamo in attesa”.

Un balzo in avanti potrebbe registrarlo il girasole, che ha bassi costi di produzione e necessita di poca acqua. Una buona tenuta, sulla carta, potrebbe averla il riso: “I prezzi sono interessanti e l’andamento nella scorsa stagione è stato buono – argomenta De Togni -. Passando al fronte delle orticole, prevediamo un incremento nelle semine del pomodoro da industria, che sta trovando terreni e clima ideale nel Basso Veronese. E anche per le patate il 2025 potrebbe essere un anno di crescita”.