Soave, le mura restituiscono un altro tesoro: una madonna affrescata 500 anni fa

Il castello scaligero e la cinta muraria sono gli elementi che più caratterizzano il paesaggio di Soave, la perla dell’est veronese. Due manufatti che rappresentano già di per sé un bene culturale di enorme valore, soprattutto se si pensa che l’intero complesso risale, nel suo nucleo originario, a poco meno di mille anni fa. Uno scrigno che racchiude un tesoro che continua a riservare sorprese. In queste settimane, infatti, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Matteo Pressi ha avviato il restauro di un affresco presente all’interno della torre medievale di vicolo torricella, a pochi passi dal municipio soavese.
Un dipinto murario del quale, fino a poche settimane fa, erano visibili solo poche tracce ma che nel corso delle operazioni di restauro si sta rivelando nella sua complessità e nel suo reale contenuto, grazie alla attenta rimozione di alcuni strati di intonaco coprente, probabilmente stesi nei secoli scorsi, e al recupero degli strati di pittura.
Come spiega il sindaco Matteo Pressi, alla luce degli elementi appresi dai restauratori, <<si tratta di un affresco del XVI secolo, il quale rappresenta una Madonna seduta su di un trono, alla cui base, un tempo, esisteva certamente anche un altare lapideo, del quale rimangono alcune tracce. Ad oggi, della figura, rimangono il volto e l’aureola. Nella parte sommitale, poi, vi è la rappresentazione di Dio padre, contornata da decori a motivo floreale ben conservati, delimitati da pilastri laterali in cosiddetto “finto marmo”, anch’essi ben visibili, ottenuto mediante una particolare tecnica di affrescamento>>.
La presenza di questo dipinto nella torre di vicolo torricella, unita al ritrovamento di alcune tracce minime di pigmentazione nelle altre torri del centro storico, lascia presumere che nei secoli addietro tutte le torri della cinta muraria poste a ridosso dell’abitato ospitassero delle pitture, probabilmente a tema religioso, purtroppo andate perdute con lo scorrere del tempo, ad eccezione di questa porzione di affresco che ora l’amministrazione sta riportando alla luce.
Un intervento che, una volta concluso, consentirà a tutti i cittadini e visitatori del borgo murato di vedere da vicino l’opera d’arte stante che l’affresco si trova proprio al piano terra della torre e può essere facilmente ammirato dalla strada che costeggia il manufatto militare.
Il restauro, dopo una attenta analisi, è stato autorizzato dalla Soprintendenza di Verona, che nella giornata del 3 dicembre ha anche svolto un sopralluogo, impartendo le direttive necessarie al proseguo del cantiere, affidato dal Comune ad una azienda specializzata e in possesso di tutte le speciali autorizzazioni necessarie per intervenire su di un patrimonio artistico tanto delicato quanto prezioso.
Il cantiere, poi, ha rappresentato anche un’occasione di formazione culturale per gli alunni di tre classi delle scuole medie di Soave, le quali, accompagnate dalle loro insegnanti di storia dell’arte, hanno potuto vedere da vicino come si esegue un restauro di affreschi antichi, approfondendo anche le caratteristiche della professione del restauratore e del percorso di studi che consente di accedere a questa carriera.
Un intervento, quindi, a beneficio della cittadinanza, dei tanti turisti che frequentano il borgo e soprattutto del patrimonio artistico della cittadina. <<Queste tracce di affresco erano già in qualche modo visibili, anche se era molto difficile interpretarle, prima della fase di pulizia e di inizio del restauro – commenta il sindaco Matteo Pressi – conoscerne il significato e poterle vedere nella loro reale complessità è davvero emozionante>>.
Per questo, conclusa la fase di restauro, il Comune procederà alla realizzazione di un impianto di illuminazione che possa mettere in risalto questo patrimonio artistico finalmente recuperato e pronto ad impreziosire ulteriormente il centro storico della cittadina murata.