Attualità di Redazione , 23/12/2024 19:11

Verona ci riprova: candidatura per l'adunata nazionale Alpini del 2027

Messa Alpini

In una Basilica di San Zeno gremita di Penne Nere, gli alpini veronesi hanno celebrato il Natale e un altro anno in cui si sono schierati al fianco della collettività. Il tradizionale momento di preghiera e auguri, è stato l’occasione per tracciare il bilancio di quanto fatto durante il 2024 e per qualche anticipazione sul 2025. La più rilevante riguarda l’idea di inoltrare un nuova candidatura come città ospitante dell’Adunata Nazionale.

Dopo la fumata nera del 2018 – quando la città scaligera aveva inoltrato la candidatura sperando con l’occasione di celebrare nel 2020 entro le Mura sia il Centenario della Sezione di Verona che i 30 anni dall’ultima Adunata nazionale – ora l’Ana torna alla carica. Se nel 2020 l’Adunata nazionale andò poi a Rimini (poi tra l’altro posticipata all’anno seguente a causa della pandemia), questa potrebbe essere la volta buona.

“I primi mesi del prossimo anno sonderemo con il direttivo e i vari gruppi l’effettiva voglia condivisa di mettesi in gioco per questo straordinario ma impegnativo obiettivo e poi decideremo”, conferma il presidente dell’ANA Verona Maurizio Trevisan. La candidatura deve essere inoltrata entro febbraio. Si tratterebbe dell’Adunata 2027, la 99a: nel 2025, infatti, il celebre raduno che richiama centinaia di migliaia di alpini da tutta Italia si terrà a Biella e anche l’edizione 98 del 2026 ha già trovato sede, Genova.

In attesa di valutare e sciogliere ogni riserva, oggi l’attenzione è stata centrata sull’anno in corso e sulle migliaia di ore di attività spese per il prossimo. “È stato un anno denso di attività, abbiamo addirittura ricevuto un encomio dalla sede nazionale per il duplice impegno prestato dai nostri volontari di Protezione Civile in Emilia Romagna e siamo orgogliosi di quanto quotidianamente i nostri alpini fanno, a vario titolo, per celebre il noi prima dell’io”, ha ribadito Trevisan a margine della messa presieduta dal vescovo monsignor Domenico Pompili e officiata anche dall’abate di San Zeno don Gianni Ballarini e dal cappellano sezionale don Rino Massella. La messa, animata dai brani magistralmente intonati dal coro ANA Valligrandi di Legnago, è stata preceduta e seguita dal corteo alpino che ha sfilato lungo la piazza. Il gonfalone della città di Verona ha aperto il corteo cui hanno preso parte anche autorità civili e militari tra cui l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, numerosi sindaci della Provincia, l’europarlamentare veronese Flavio Tosi, il parlamentare Marco Padovani, i consiglieri regionali Anna Maria Bigon e Alberto Bozza.

Al termine della messa, come da tradizione, scambio degli auguri in piazza San Zeno e un caldo ristoro a base di minestrone, vin brulè e una zuccherata fetta di Pandoro della Solidarietà Alpina; il dolce natalizio con cui l’associazione raccoglie fondi a favore dei progetti di solidarietà.

“Auspico in cuor mio, che la celebrazione di questo Santo Natale, possa essere un incontro di uomini e donne che hanno sentimenti comuni, che vivono con forte senso di responsabilità la nostra realtà associativa, che si riconoscono amici più che mai, che non dimenticano coloro che si sono sacrificati per la nostra Patria, esempi di amore, di fraternità, di eroismo e guide viventi per il nostro agire quotidiano”, è l’augurio del presidente dell’ANA Verona Maurizio Trevisan.