Inaugurata la mostra dedicata al chirurgo Enzo Piccinini
Resterà aperta fino al 20 dicembre l’esposizione “Un’amicizia per vivere” dedicata al chirurgo dott. Enzo Piccinini, organizzata presso la sala mostre del Polo Confortini dall’avvocato Lorenzo Vaglio Tanet in collaborazione con la Fondazione Enzo Piccinini. L’inaugurazione è avvenuta giovedì mattina alla presenza del rettore prof Pier Francesco Nocini, del dottor Vincenzo Di Francesco presidente Consulta dei primari, dell’avvocato Tanet e del parlamentare europeo onorevole Paolo Borchia.
Il dott. Piccinini credeva nel coinvolgimento totale del medico nel percorso di malattia del paziente, quando le tecniche mediche non potevano più nulla, si prendeva cura dei malati terminali e li accompagnava negli ultimi giorni. Fu, infatti, uno tra i primi in Italia a creare un team medico di professionisti che condividevano le medesime responsabilità nei momenti così difficili dell’esperienza professionale. La sua sensibilità verso il prossimo viene anche dalla sua esperienza di vita, a cominciare dagli anni ‘70 quando a 19 anni incontra tre ragazzi del movimento cattolico One Way che lo colpirono particolarmente così come la lunga amicizia con don Lugi Giussani. Dal 2020, a seguito dell’editto di Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo Abate di Modena – Nonantola, Enzo Piccinini è riconosciuto “Servo di Dio”.
Dott Callisto Marco Bravi direttore generale: “Ho conosciuto Enzo Piccinini negli anni dell'università. Quando mi è stata proposta questa mostra, l’ho pienamente condivisa perché il nostro ospedale è ad alta vocazione chirurgica. Enzo è stato un grande chirurgo e un grande uomo, come tanti professionisti che sono nella nostra Azienda. Tanti medici che sono maestri e di esempio per tutti i giovani che scelgono la professione del medico”.
Prof Pier Francesco Nocini, magnifico rettore: “La lezione del dottor Enzo Piccinini è ancora oggi, a 25 anni dalla sua prematura scomparsa, un insegnamento da seguire per tutte le giovani e i giovani che si avvicinano al mestiere del medico. Ha saputo coniugare l’attività clinica con quella di ricerca e di insegnamento, anche attraverso la collaborazione con i più qualificati Centri universitari internazionali. Un impegno professionale che è stato anche grande impegno umano. Al centro i giovani per cui ha lavorato con importanti progetti sociali, sin dall’inizio del suo percorso universitario, soprattutto dopo l’incontro con Don Luigi Giussani, quando ha sposato i valori del movimento Comunione e Liberazione. Il suo obiettivo professionale coincideva con la cura della “persona malata”, perché considerava, insieme alla malattia, ogni aspetto del bisogno umano. Un esempio cui si sono ispirati i suoi giovani collaboratori, che lo hanno seguito per anni, imparando una modalità di lavoro e di rapporto con il malato che ha segnato le loro carriere. Per questo, credo che il suo motto “Per passione, non per mestiere” sia anche un metodo di cura a cui tutte e tutti noi, medici e professionisti sanitari. dobbiamo sempre ispirarci”.
Dott Vincenzo Di Francesco presidente Consulta Primari e direttore Uoc Geriatria A: “L'Azienda è orgogliosa di ospitare questa mostra. Racconta di un medico e un chirurgo che è stato soprattutto un grande uomo, capace di mettere al centro della sua attività non solo la scienza ma anche le persone e i suoi pazienti. È una grande lezione ed è importante che ogni tanto ce ne ricordiamo. Noi siamo spesso tecnici, ma dobbiamo ricordare la missione di essere uomini e donne che curano altri esseri umani che attraversano momenti di difficoltà. Questa ci deve riportare alla missione iniziale per cui abbiamo iniziato a studiare Medicina”.
Avv Lorenzo Vaglio Tanet in rappresentanza degli organizzatori della mostra: “La mostra nasce innanzitutto da una grande amicizia: un'amicizia con la fondazione Enzo Piccinini che ci ha aiutato per riuscire a portare la figura di Enzo qui a Verona, che è il posto principale dove lui operava e lavorava. Il messaggio della mostra è di riuscire ad affrontare tutte le sfide e le difficoltà della professione con uno spirito diverso e un metodo concreto di lavoro. Un metodo che Enzo ha insegnato per tantissimi anni e trasmesso ai suoi allievi che ancora continuano a operare”.
La mostra - con materiale fotografico e video - è visitabile tutti i giorni: dal lunedì al venerdì nel pomeriggio e nel weekend anche la mattina. L’ingresso è libero ma è richiesta la prenotazione al linkinau.