Amore malato e dipendenza affettiva, la violenza che non fa più notizia

Si è svolto all’Hark Hotel a Verona l’incontro promosso da azzurro Donna Verona in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Un’opportunità per riflettere sulla situazione nazionale ed internazionale, ma soprattutto per capire a che punto siamo e dove stiamo andando per garantire alle donne più supporto, aiuto e protezione.
Sul tema scelto ‘Amore malato e dipendenze affettive: la violenza che non fa più notizia’ sono intervenute, con un saluto iniziale in collegamento da Roma l’on. Catia Polidori, e in sala l’on. Maria Paola Boscaini - deputata Forza Italia, l’avv. Carlotta Pizzighella - Responsabile Reg. Dip. Famiglia Forza Italia, la sen. Patrizia Bisinella - Consigliere comunale di Verona, la dott. Marcella Parise - Psicologa – Psicoterapeuta. L’evento è stato organizzato da Carmela Dori di Azzurro Donna Verona.
I dati parlano chiaro, se purtroppo da una parte le drammatiche conseguenze del femminicidio sembrano continuare a registrare vittime in ogni parte di Italia, anche se le aree maggiormente colpite sono quelle del Nord, dall’altra crescono le denunce, le richieste di aiuto e, soprattutto, il desiderio di parlare, di non restare in silenzio e di far emergere le drammaticità quotidiane vissute da tante, mogli, figlie, fidanzate, donne!
Resta il fatto che la violenza di genere è un fenomeno ancora sommerso, ed è elevata la quota di donne che non parlano con nessuno di quanto subito.
“Nella nostra città, nel nostro territorio, come evidenziano i dati della questura – ha sottolineato la consigliera Patrizia Bisinella – solo quest’anno sono stati registrati: quattro tentati femminicidi e 220 casi di abusi e aggressioni. Dei casi di violenza tre sono stati effettuati nel solo periodo estivo e di questi, uno, realizzato ad agosto, riguarda un tentativo di dare fuoco alla propria ex. Da evidenziare che la maggioranza delle vittime sono donne italiane e i loro aggressori sono uomini italiani. La presenza dell’immigrazione irregolare ha chiaramente fatto crescere le statistiche nazionali, ma nelle nostre realtà è necessario interrogarsi anche sul fatto che molto spesso questo tipo di reati sono commessi da persone per ‘bene’, insospettabili. Un dato che deve far riflettere tutti sull’importanza della cultura del rispetto della persona, un valore che va insegnato e amplificato a tutti i livelli possibili”.
Sulle politiche integrate e gli strumenti a tutela della vittima di violenza è intervenuta l’avv. Carlotta Pizzighella che ha ribadito come: ‘La normativa stia facendo passi da gigante per seguire l’evoluzione di questo fenomeno attraverso strategie e prassi condivise. Sono fermamente convinta che la differenza la può fare solo l’individuo, con la cultura del rispetto e l’attenzione verso il prossimo”.
Alcuni dati illustrati durante l’incontro: le donne che hanno subito violenze fisiche o sessuali in Italia da partner o ex partner sono il 13,4% (2 milioni 800 mila). In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti oppure amici.
Nel corso del 2023 a livello nazionale ci sono 305 omicidi di cui 108 di donne (il 35,4%), dei quali 89 in ambito familiare. Nel 2024 gli omicidi complessivi sono stati 269, di cui 98 di donne (il 36,4%), 84 in ambito familiare.