Attualità di Redazione , 01/08/2024 11:10

Lettera aperta di Fiorenzo Fasoli all'assessore Michele Bertucco: frattura inevitabile

Fiorenzo Fasoli
Fiorenzo Fasoli

Fiorenzo Fasoli, storico esponente di Rifondazione Comunista, scrive pubblicamente all'assessore Michele Bertucco. Ecco il testo integrale della sua lettera.

"Caro Michele, da settimane la città vive una querelle che ha un unico
sbocco possibile.

Le divergenze sono talmente evidenti e chiare che chi sostiene una
possibile ricomposizione mi pare lontano dalla realtà.

La rottura è inevitabile.

Rimane da stabilire solo a chi spetti il primo passo.

Tu chiedi che a farlo sia il sindaco, ma questa storia non può durare
all'infinito.

Diventa perfino avvilente.

Ti suggerisco di considerare anche la cultura popolare che sostiene
sia meglio andarsene che essere buttato fuori.

Certo, che la soluzione venga da te o dal sindaco non è la stessa cosa
compresa la diversa responsabilità dell'atto, ma il risultato finale
cambia poco.

Fa specie scoprire che si è arrivati alla rottura in pieno spregio del
programma e del consenso ricevuto dagli elettori, ma che non ci sia
più spazio per una decente ricomposizione è più chiaro del sole.

La divaricazione, infatti, non si è concretizzata su un dettaglio o
una questione di scarsa rilevanza, ma su l'utilizzo di un'area grande
come il centro storico della città.

Probabilmente la delibera più importante, sull'uso del territorio, di
tutto il periodo di governo dell'attuale amministrazione.

Incredibile assistere al dibattito in consiglio comunale e scoprire
che la destra vota a favore della proposta avanzata dal centrosinistra
perchè si riconosce nei contenuti esposti, identici a quelli da lei
sempre sostenuti.

In questo caso, quindi, è la maggioranza a piegarsi ai desiderata
della minoranza che non chiamo opposizione perché tale non è, non il
contrario, come a volte succede.

Altro che cambiamento, innovazione, cambio radicale di amministrazione.

A Verona che governi il centrodestra o il centrosinistra, quando si
arriva alle questioni degli interessi materiali, come in questo caso,
è addirittura il centrosinistra che rivendica di realizzare,
finalmente, i progetti fino ad allora voluti dallo schieramento
opposto.

Altro che cambiamento!!!

Finalmente, come dice il sindaco, si mette il pallone a terra,
indipendentemente, aggiungo io, da quale sia il bene della città o
l'idea che si dovrebbe avere per il suo futuro.

Qui nasce spontanea la domanda vera che nessuno fino ad ora, mi pare,
abbia posto e cioè: allora chi è che comanda a Verona?

Non i cittadini perché votano un programma che viene regolarmente
tradito, non la politica perché ottiene il consenso su un progetto, ma
poi ne realizza un altro.

Evidentemente ci sono forze o poteri che non hanno bisogno di
spendersi in noiose ed inutili campagne elettorali, ma riescono
comunque a garantirsi il risultato che a loro fa comodo.

Sono i veri padroni della città.

Una cosa è certa, da una situazione come questa, chi rischia
maggiormente di venir fuori con le ali tagliate prima di tutto è chi
non rispetta gli impegni su cui ha chiesto ed ottenuto il consenso.

Per cui tu fai bene a rivendicare la tua coerenza rispetto al
programma elettorale, ma mi spieghi come pensi di poter coabitare
ancora per qualche anno con una giunta che non ti vuole?

La giunta, come è noto, è pure un organismo collegiale ed allora come
è possibile funzioni in una logica di tutti contro uno?

Sai anche tu che un dissenso così profondo e direi perfino così
radicale come quello sulla Marangona, non si può certo recuperare con
la foglia di fico del centralismo democratico oggi chiamato “codice di
regole” che sarei sorpreso tu potessi arrivare a firmare.

Come è pensabile che davanti ad una nuova delibera del calibro o
simile a quella del casus belli, tu ti possa tenere vincolato ad
esprimere un voto incompatibile con la tua storia e cultura politica e
sociale?

No. Non è possibile.

Ed allora perchè, davanti ad una situazione chiaramente irrecuperabile
come quella di cui sei diventato, tuo malgrado protagonista, anziché
rimanere a rivendicare le tue legittime ragioni, che ti vanno
riconosciute, non alzi lo sguardo per porti il problema di come sia
possibile creare in questa città una proposta politica,
un'aggregazione alternativa allo stato di cose presenti?

Tanto questa maggioranza può proseguire i suoi lavori fino al termine
del mandato anche senza il tuo contributo che pure, anche questo ti va
riconosciuto, è stato di grande rilievo.

Altre amministrazioni a coprire le tue deleghe avevano chiamato tre
assessori diversi, tu, anche qui sei speciale perchè sei “uno e
trino”, ma il mondo non finisce con questa amministrazione.

A volte la sinistra viene criticata perché decide all'ultimo momento
come presentarsi alle elezioni.

Questa volta, prima della prossima scadenza elettorale, qualche tempo c'è.

Inoltre è evidente che la tua lista non potrebbe certo essere
riaccolta nella proposta centrista dell'attuale amministrazione.

Per cui è meglio guardare avanti.

In questo progetto c'è bisogno delle tue competenze, conoscenze ed esperienze.

La situazione coinvolge anche Jessica Cugini, che credo possa
condividere l'operazione.

Lei potrà continuare a rappresentare le posizioni di sinistra presenti
in città, anche quelle incompatibili con l'attuale amministrazione e,
nel frattempo, lavorare per costruire la proposta alternativa da
presentare alle prossime elezioni.

Sarà necessario aprire il confronto in città con formazioni politiche,
associazioni, gruppi, comitati e cittadine/i.

Il lavoro da fare è tanto, ma da qualche parte bisognerà pure cominciare.

Ci possiamo provare?

Ne va della possibilità di tenere aperto uno spazio di democrazia e di
qualità politica altrimenti probabilmente compromesso.

Pensaci.

Ne va anche della tua salute mentale e politica.

Con stima.


Fiorenzo Fasoli

della segreteria di Rifondazione Comunista di Verona"