Attualità di Redazione , 20/07/2024 7:00

Tar Veneto annulla divieto di licenza per una sala scommesse a Sant'Ambrogio di Valpolicella

Una sala slot
Una sala slot

Il Tar Veneto ha annullato un provvedimento del Questore di Verona, che aveva respinto la richiesta di licenza per l'apertura di una sala scommesse a Sant’Ambrogio di Valpolicella applicando la misura del distanziometro. Come riporta Agipronews, i Giudici hanno dato ragione alla ricorrente, difesa dall’avvocato Giacobbe e associati, perchè la Legge Regionale del 2019, che regola l’applicazione del distanziometro, vieta solamente la presenza di apparecchi per il gioco – e non di sale scommesse – in un raggio inferiore a 400 metri da luoghi sensibili.

LA VICENDA. La Questura, rilevando la presenza di un asilo nido e di altri luoghi considerati sensibili ad una distanza inferiore a 400 metri dal punto in cui la ricorrente avrebbe aperto il suo locale, aveva respinto la richiesta di licenza. Ma i Giudici hanno sottolineato l’errata applicazione della normativa regionale. Il legislatore regionale, infatti, “si riferisce espressamente alle sole sale in cui sono collocati apparecchi per il gioco” e “non può trovare applicazione alla diversa ipotesi delle sale per la raccolta delle scommesse”.

Inoltre – ricorda il Collegio - la diversa regolamentazione per i centri scommesse rispetto ai locali con apparecchi per il gioco lecito è già stata esaminata dalla giurisprudenza amministrativa: “Il Consiglio di Stato ha osservato che la differenza tra sale giochi dotate di strumenti elettronici e i punti di mera raccolta delle scommesse è insita nella strumentazione offerta alla clientela, che per gli spazi VLT consiste nella presenza di apparecchiature elettroniche capaci di monopolizzare l’attenzione del giocatore seriale, laddove le sale scommesse offrono solo un luogo per raccogliere le ‘puntate’ sugli eventi sportivi”.