Attualità di Redazione , 12/07/2024 12:10

Torna il Premio Calzolari con la sua terza edizione

Premio Calzolari
Premio Calzolari

Sabato 13 luglio nella sala congressi dell’ex Polveriera di Rivoli Veronese dalle 9.30 torna il Premio Calzolari con la sua terza edizione. Iniziativa avviata nel 2022 in occasione dei 500 anni dalla nascita del farmacista e botanico veronese Francesco Calzolari e promossa dell’Amministrazione comunale con il coordinamento della Biblioteca comunale che ogni anno premia due personalità che si siano distinte nello studio e nella divulgazione scientifica - naturalistica e culturale del Monte Baldo e del suo territorio.

La terza edizione vedrà protagonisti Leonardo Latella, responsabile delle collezioni naturalistiche del Museo Civico di Storia Naturale di Verona autore de “La Biodiversità del Monte Baldo, antiche ricerche e nuove scoperte” e Bruno Castelletti, avvocato e poeta autore de “Il Monte Baldo visto con gli occhi del cuore”. Nel corso della mattinata sarà approfondito il profilo di Francesco Calzolari e delle sue scoperte, la partecipazione è libera e si concluderà con un brindisi con i premiati.

“Siamo molto emozionati per questo evento che vuole riconoscere il valore scientifico di uno studioso della biodiversità come il conservatore Leonardo Latella e la passione per il 'suo' Monte Baldo di Bruno Castelletti - dice il sindaco Giuliana Zocca - un’emozione ancora più grande nel veder crescere anno dopo anno il premio Calzolari che ha preso spunto dall’anniversario dei 500 anni dalla sua nascita e arrivato alla sua terza edizione.”

Francesco Calzolari

Francesco Calzolari fu il primo tra gli uomini di scienza a comprendere l’eccezionale biodiversità e varietà di ambienti che caratterizza il Monte Baldo. Botanico e farmacista alla Campana d’Oro di Verona partendo da Rivoli Veronese dove possedeva un piccolo podere e dove morì nel 1609, Calzolari percorse minuziosamente il Monte Baldo alla ricerca di erbe e piante officinali con cui preparava efficacissimi rimedi. Nel corso delle sue frequenti erborizzazioni, lo speziale veronese, accompagno spesso i più famosi botanici del tempo e sono ben 400 le specie di piante segnalate in buona parte raccolte e poi citate nel suo “Il Viaggio di Monte Baldo, della magnifica città di Verona” pubblicato nel 1566.