Al via il nuovo liceo del "Made in Italy" voluto dal governo, 30 istituti veneti coinvolti

30 istituti veneti saranno coinvolti nella sperimentazione del nuovo Liceo del Made in Italy voluto dal Governo. Gli studenti sapranno leggere un bilancio e studieranno la storia dell'arte ma con declinazione tutta italiana e di impresa. Impareranno questo e molto altro nei cinque anni di superiori, arrivando più preparati nel mondo del lavoro. Il via ufficiale è stato dato il 20 dicembre scorso mandando avanti le pre-iscrizioni per l'anno scolastico 2024/2025.
È stato in particolare il ministro dello sviluppo economico Adolfo Urso a portare avanti questa iniziativa fin dall'inizio, come si legge tra le pagine del Corriere del Veneto. I licei che potranno aderire sono i classici, scientifici, linguistici e scienze umane, tutti con curriculum autonomo, niente per i professionali. Così commenta Urso: “Finalmente il liceo del Made in Italy per il paese dell'eccellenza globale si fonda sull'arte creativa del lavoro italiano. Il nostro paese si dota di un innovativo percorso scolastico che coniuga tradizione e innovazione, strettamente connesso al mondo imprenditoriale per formare i talenti che saranno chiamarti a valorizzare al meglio le eccellenze italiane, la creatività e l'imprenditorialità”.
In pratica, per gli studenti che sceglieranno questo percorso, si svolgeranno 66 ore in più di Diritto, 66 di economia, 33 in storia dell'arte, 66 in seconda lingua straniera. Perderanno invece 99 ore di lingua e cultura latina e 132 ore di materie tipiche delle scienze umane (come sociologia, psicologia e pedagogia). Le scuole interessata hanno però tempi strettissimi, potranno candidarsi entro il 15 gennaio e le famiglie potranno iscrivere i ragazzi dal 23 gennaio. A preoccupare i presidi però sono in realtà i tempi, molto stretti, e la mancanza di chiarezza sull'evoluzione dei programmi. Al momento sono stati delineati solo quelli del biennio sperimentale.
Potenzialmente interessati nove istituti nel Veronese, che per ora hanno scelto di non chiedere l’attivazione.