Attualità di Redazione , 04/01/2024 10:30

Base West Star ad Affi: al via la procedura per la dichiarazione di interesse culturale

West Star
West Star

La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza ha comunicato ufficialmente al Comune di Affi l’avvio del procedimento per la dichiarazione dell’interesse culturale della West Star, l’Ex Base Nato sorta sul finire degli anni Cinquanta, in quanto “rilevante esempio di architettura militare novecentesca”. Così si legge nella documentazione inviata dalla Soprintendenza.

“Il rifugio copre una superficie di 13.000 mq nelle inesplorate profondità del monte Moscal, ragguardevole comprensorio già riconosciuto di notevole interesse pubblico per le sue valenze estetiche e naturalistiche (…) rappresenta un’importante testimonianza per la storia politica e militare italiana, imponendosi tra i più vasti sistemi fortificati sotterranei del mondo ed eletto tra le strutture militari di natura strategico-difensiva più significative compiute nel periodo della “Guerra Fredda”.

“Questa è la posa della prima pietra per la realizzazione del grande progetto di musealizzazione che abbiamo elaborato per l’ex Base Nato”, spiega il Sindaco di Affi Marco Sega. “E’ stato un iter lungo perché per scrivere bene il vincolo c’è voluto del tempo. E si tratta di un passaggio importante perché da questo momento in poi, con il riconoscimento del vincolo monumentale, avremo la possibilità di accedere ai fondi italiani e europei”.

Il prossimo step sarà il 16 gennaio quando il vincolo verrà discusso in Commissione Regionale. Ad accogliere la notizia insieme al Sindaco di Affi il professore associato di Composizione Architettonica e Urbana dell’Università degli Studi di Firenze, Michelangelo Pivetta. A lui è stato affidato il compito di coordinare il team incaricato di elaborare il progetto di recupero e musealizzazione della West Star. La trasformazione della West Star in un museo dedicato alla Guerra Fredda è imposta nell’atto di cessione del sito dai Ministeri della Difesa e della Finanza.

“Il documento arrivato dalla Soprintendenza – spiega Pivetta- è il frutto del lavoro fatto nell’ultimo anno. Un lavoro approfondito di ricerca documentale ma anche di rilievo fatto sul sito. Si tratta di un vincolo, scritto in modo molto elegante, di tipo costruttivo. Significa che predispone delle possibilità ampie ma al tempo stesso contenute all’interno di parametri specifici. Chiunque lavorerà in futuro su questo bene, ormai possiamo dire su questo monumento, avrà già indicato un percorso necessario con i livelli di rispetto dell’opera dal punto di vista edilizio ma anche di tutto quello che contiene, tutti i macchinari, le tecnologie, le parti cartografiche. Come diceva il Sindaco questa è la prima pietra di quello che sarà un lavoro interessante, per l’amministrazione e per tutta la comunità, per la rivalutazione dell’Ex Base Nato nell’ambito della musealizzazione ma non solo. Proprio per la rivalutazione culturale del bene monumentale. Il futuro a questo punto si amplia”.

Si legge ancora nelle carte della Soprintendenza.

“Il valore della struttura è supportato dalla presenza di ragguardevoli sistemi elettronici e da una rete di impianti esito di un raffinato progetto tecnologico, governato da significative componenti ancora custodite all'interno del bunker. L'ambito, con le sale funzionali, tecniche ed operative, gli arredi e i pregevoli apparati cartografici, con le stanze pervase da gigantesche macchine, documenta l'avvincente ed inquietante regime della vita quotidiana, del trascorre delle azioni della piccola comunità insediata, rese invisibili dalla segretezza ma finalizzate alla sopravvivenza, avviando un processo relazionale ed emozionale tra chi risiede e lavora e il luogo frequentato. Significativo luogo della memoria, simbolo di un nuovo approccio alla gestione bellica dell'ultimo Novecento fondato sul comando e controllo di un’organizzazione militare e delle sue missioni, oltre che rilevante opera dell'ingegno umano in ambito tecnologico ed ingegneristico, il manufatto è il più grande bunker antiatomico d'Italia”.

Si attende ora il 16 gennaio per iniziare a scrivere il futuro della West Star.