Il veronese Claudio Gugerotti nominato cardinale dal Papa

Sabato Papa Francesco è arrivato sul Sagrato della Basilica di San Pietro per il Concistoro ordinario pubblico per la creazione di 21 nuovi cardinali provenienti da tutto il mondo.
Tra loro anche Monsignor Claudio Gugerotti. 67 anni, veronese, che è Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, incarico assunto nel novembre scorso dopo essere stato nunzio apostolico dal 2001, in Georgia, Armenia, Azerbaijan, quindi in Bielorussia, Ucraina e in Gran Bretagna.
Claudio Gugerotti è stato ordinato sacerdote all’Istituto Don Nicola Mazza nel 1982: diventa così il terzo cardinale veronese dopo il nunzio in Siria Mario Zenari, 77 anni, di Rosegaferro di Villafranca, ed Eugenio Dal Corso, 84enne sacerdote dell’Opera Don Calabria, originario di Lugo di Grezzana, vescovo emerito di Benguela, in Angola.
ll Papa, durante la cerimonia, ha letto poi la formula di creazione e proclamato solennemente i nomi dei nuovi cardinali, annunciandone l'Ordine presbiterale o diaconale. Il rito è proseguito con la professione di fede dei nuovi cardinali e il giuramento di fedeltà e obbedienza a Papa Francesco e ai suoi successori.
I nuovi cardinali, secondo l'ordine di creazione, si sono inginocchiati dinanzi al Pontefice che ha imposto loro lo zucchetto e la berretta cardinalizia, consegnato l'anello cardinalizio e assegnato a ciascuno una chiesa di Roma quale segno di partecipazione “alla sollecitudine pastorale del Papa nell'Urbe”, consegnando loro la Bolla di creazione cardinalizia e di assegnazione del Titolo o della Diaconia.
Anche una delegazione di Ravello (Campania) ha preso parte al Concistoro per la creazione dei 21 nuovi cardinali, tra i quali l'arcivescovo titolare di Ravello, proprio Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali.
«E' una bellissima giornata per l'intera comunità di Ravello, con cui monsignor Gugerotti ha stretto, in questi 21 anni, un rapporto speciale - ha dichiarato il sindaco di Ravello, Vuilleumier - Una data storica, di grande gioia, dal momento che la nomina sancisce la fine del suo mandato nella nostra diocesi, ma non il legame, rafforzato dalla cittadinanza onoraria concessa il 16 settembre scorso, e che gli verrà conferita ufficialmente nel corso di una cerimonia che avverrà entro la fine dell'anno».