Vendemmia, Consorzi Veneti: Annata straordinaria, nonostante la grandine
“Non sarà un risultato molto diverso da quello straordinario dello scorso anno, che ha permesso per l’ennesima volta al Veneto di essere la prima regione produttiva italiana e di avere un 75% di uva a denominazione di origine controllata e denominazione controllata e garantita, che significa essere ai vertici qualitativi dell’enologia italiana”. È l’analisi di Pierclaudio De Martin, Presidente dell'Unione Consorzi Vini Veneti DOC e DOCG (UVIVE).
“È stata un’annata difficile, iniziata con un periodo siccitoso tra marzo e aprile, seguito fortunatamente dalle piogge che hanno fatto di maggio e giugno il periodo più piovoso degli ultimi 20 anni – sottolinea -. In questa fase i viticoltori sono riusciti a fronteggiare benissimo gli attacchi di peronospora e hanno portato l’uva a un perfetto grado di maturazione”. Dopo un luglio caratterizzato dal bel tempo, purtroppo nei giorni del 25 e 26 le forti grandinate hanno colpito duramente i vigneti di una parte di Veneto. “Sono piovuti chicchi di grandine fino a 18 centimetri di diametro che hanno compromesso, al di là del raccolto, anche la parete fogliare e quindi reso difficoltosa l’ultima fase di maturazione – ricorda il presidente di UVIVE -. Ma ancora una volta è stata determinante la grande capacità dei viticoltori, che con interventi tempestivi sono riusciti a cicatrizzare le ferite sugli acini”.
La situazione, dunque, non è così grave come prospettato. “È chiaro che non sarà un’annata straordinaria, né qualitativamente né quantitativamente, per le zone colpite dalla grandinata – evidenza De Martin -, ma ci sono vaste zone, come le doc veronesi, i colli berici, i colli euganei, la bassa padovana e la bassa veneziana, dove l’uva è arrivata a maturazione con un quantitativo rilevante e un equilibrio ottimale tra zuccheri e acidità. Per cui, se il tempo rimane bello in quest’ultima fase, possiamo aspettarci un’ottima vendemmia”.