Attualità di Redazione , 21/06/2023 8:00

Patrimonio storico e infrastrutture viarie, focus in Gran Guardia

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Conservazione, sicurezza, digitalizzazione e sostenibilità degli interventi pubblici secondo le direttive europee e il Green Dea. Un tema articolato e complesso che verrà affrontato giovedì 22 giugno, dalle 9 alle 18.45 in Gran Guardia, nel convegno promosso dall’Ordine degli Ingegneri di Verona assieme all’Ordine scaligero degli Architetti, con la collaborazione dell’Università di Padova ICEA - Ingegneria Civile Edile e Ambientale e dei partner tecnici G&P Intech e CSAFea.

Un focus speciale, incentrato sul tema “Le nuove sfide della Pubblica Amministrazione nel comparto delle costruzioni e delle infrastrutture esistenti, dalla rigenerazione urbana alla riqualificazione funzionale e antisismica a favore della conservazione, sicurezza, digitalizzazione e sostenibilità delle opere secondo le direttive europee e il Green Deal”.

A ingresso gratuito fino a esaurimento posti, il convegno è pensato e destinato in particolare a professionisti, tecnici, funzionari di enti locali, Soprintendenza ai Beni Culturali, imprese di costruzioni e, anche per questo, patrocinato da Regione Veneto, Provincia e Comune di Verona, Fondazione Arena di Verona, AGEC, ATER, ANCE Veneto, ISI Ingegneria Sismica Italiana, Consorzio Fabre, Veneto Strade, Associazioni ASSOBIM, CARE, AIS Associazione Infrastrutture Sostenibili e Green Building Council Italia.

“Un momento di analisi importante sulle modalità di conservazione del patrimonio infrastrutturale – ha evidenziato l’assessore alla Mobilità e Traffico Tommaso Ferrari - . Temi che stiamo affrontando con la città nell’ambito delle cantierizzazioni dell’alta velocita e per la conservazione del patrimonio storico urbanistico sia per quanto riguarda la sismica che la generazione urbana. Obiettivi non più rinviabili che riguardano l’evoluzione della pianificazione urbanistica cittadina nel suo complesso”.

Il convegno è stato illustrato dall’assessore alla Mobilità e Traffico Tommaso Ferrari. Presenti il presidente Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia Matteo Limoni e consigliera Valeria Angelita Reale Ruffino, presidente Ordine degli Architetti pianificatori, paesaggisti, conservatori della provincia di Verona Matteo Faustini, presidente Gruppo Contec e socio fondatore di Contec Ingegneria Renzo Savoia, amministratore delegato G&P Intech Giorgio Giacomin.

“L’evento apre di fatto la carrellata di appuntamenti per il centenario dei due ordini – ha spiegato il presidente Matteo Limoni – occasione per riflettere sul ruolo dell’ingegnere dal passato fino ad oggi e con lo sguardo al futuro. A settembre la rassegna Open sarà dedicata alla creatività, per far uscire la figura dell’ingegnere dallo stereotipo del tecnico calcolatore e risaltarne la creatività che è alla base di ogni progettazione”.

“Saranno gli Stati Generali della rigenerazione e riqualificazione urbana della Verona del futuro – spiega il presidente Matteo Faustini - mettendo assieme professionisti, enti e istituzioni. I temi sul tappeto sono tanti, progetti fermi da decenni che attendono nuovi sprint, come l’Arsenale, ma soprattutto cercheremo di fare chiarezza sulla visione della nostra città nel futuro. Grandi opere nate con una visione strategica del futuro si contano sulle dita di una mano: i Magazzini Generali, la fiera e l’aeroporto, per citare i più importanti. Quanto agli strumenti, non mi stancherò di ribadirlo l’unico efficace, perché garantisce tempi certi e può gestire processi decisionali complessi e fragili, è quello del concorso internazionale. Solo così, si possono attirare investitori e realizzare opere di interesse urbano”.

Convegno. Si alterneranno sul palco, oltre ai rappresentanti istituzionali invitati per i saluti introduttivi, ben venti professionisti che illustreranno, tra gli altri, alcuni interventi che interessano la nostra città sotto il profilo della progettazione, del restauro, della conservazione e della manutenzione.

In particolare, la sessione del mattino ha per tema la rigenerazione urbana, la conservazione storica, il valore dei CAM, la riqualificazione strutturale e antisismica del patrimonio edilizio del Comune di Verona. Nel pomeriggio si illustreranno alcune tematiche legate alla gestione, classificazione, valutazione controllo e monitoraggio di ponti e viadotti esistenti anche alla luce delle linee guida del MIT.

Per quanto riguarda i punti che interessano Verona, si porrà l’accento su alcune infrastrutture esistenti o in fase di progettazione: dal nuovo Comando provinciale dei vigili del fuoco in località Genovesa, di cui tratteranno l’architetto Nicolò Suraci e l’ingegner Filippo Toso, all’ex complesso militare denominato “Arsenale austriaco Franz Joseph I”, con gli interventi degli ingegneri Eva Gatto, Vincenzo De Martino e gli architetti Antonio Ciacco, Elisa Lipparini e Giovanni Loche. Ancora, dalla ristrutturazione delle Case Rosse alla riqualificazione del quartiere di Borgo Roma (PNRR e programma PINQUA), a cura dell’avvocato Massimiliano Brugnoli, e poi la presentazione dei modelli informativi per l’organizzazione dell’informazione tecnica storica, di progetto e manutentiva del cavalcavia di Viale Piave di cui si occuperà l’ingegner Michele Carradori.

Anche la Provincia di Verona avrà uno spazio importante per presentare, con gli ingegneri Carlo Poli ed Enrico Zanchetta, il Piano di gestione, pianificazione e programmazione delle opere infrastrutturali provinciali.

Il convegno tratterà anche criteri di intervento nell’ambito dei Beni Culturali e delle strutture: verranno presentati, inoltre, i piani di rigenerazione urbana di AGEC Verona, grazie al contributo di GBC Italia, e saranno affrontati i temi relativi ai Criteri Ambientali Minimi negli interventi di restauro.