Gli studenti dell’istituto Copernico Pasoli a scuola di Protezione civile
A scuola di Protezione civile. Oggi gli studenti dell’istituto Copernico Pasoli le lezioni le hanno svolte simulando evacuazioni e recupero di feriti, ovvero sperimentando una parte dell’attività che la Protezione civile svolge in caso di incendi o calamità naturali. Mai così attuale come in questi giorni.
La sperimentazione rientra nell’ambito del progetto Scuola Sicura Veneto, che oggi ha fatto tappa a Verona e che ha visto la partecipazione della Protezione Civile di Verona, della Polizia locale, dei Vigili del Fuoco, del Suem 118 e dei volontari di Protezione Civile.
Per i rappresentanti delle istituzioni presenti, è stata l’occasione di sottolineare, alla luce anche di quanto accaduto nei giorni scorsi in Emilia Romagna, l’importanza di promuovere la cultura di Protezione civile tra le nuove generazioni. Ma anche sull’opportunità di riflettere sul binomio giovani e social, che non sempre è da demonizzare.
“Nei casi di calamità naturali emerge la potenzialità dei social, dei vantaggi dell’essere connessi e dell’intelligenza artificiale, che in tempo reale permettono di dare l’allarme, avvisare e attivare subito i soccorsi- ha detto il sindaco-. In passato quando succedeva qualcosa si usciva per strada a cercare aiuto, si faceva comunità e ognuno faceva la propria parte. Due facce della stessa medaglia che tuttavia non si escludono ma che oggi si completano. Ai giovani il compito di sfruttare al meglio le potenzialità di questi strumenti, a noi ‘boomer’ quello di trasferire alle nuove generazioni quell’istinto di portare aiuto che da sempre contraddistingue i veronesi e tutto il Veneto, una generosità di cui in questi giorni stanno dando ulteriore prova”.
All’iniziativa erano presenti l’assessore regionale alla Protezione civile Giampaolo Bottacin, l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, il comandante della Polizia locale Luigi Altamura e i rappresentanti dei Vigili del Fuoco di Verona e del Suem 118.