Attualità di Redazione , 21/05/2023 17:00

Carlo Urbani, la straordinaria vita del medico che salvò il mondo: l’evento a Verona

Carlo Urbani
Carlo Urbani

Venti anni fa moriva di Sars - cugina stretta del Covid - il dottor Carlo Urbani, il medico italiano che non solo identificò il coronavirus della Sars, ma riuscì anche a bloccare il contagio quando la malattia aveva già cominciato a diffondersi in decine di Paesi.

Nell'adoperarsi per contrastare questa pandemia, la prima di Covid, scoppiata nel 2003, Urbani sacrificò la propria vita, morendo a soli 47 anni, contagiato mentre curava la popolazione in Vietnam, dove l’epidemia era scoppiata in modo evidente, arrivando dalla Cina.

Urbani capì immediatamente che non si trattava di influenza, mise in atto le misure di contenimento e isolamento, allertò l’OMS e i governi del mondo contrastando la censura delle autorità cinesi e vietnamite, soprattutto operò in tempi rapidissimi il tracciamento dei contagiati prima che il virus dilagasse irreversibilmente, mettendo in atto quello che poi l’OMS chiamò “Protocollo Urbani”.

In sua memoria, venerdì 26 maggio, alle 17, in sala Maffeianna, si terrà l’evento gratuito “Carlo Urbani 2003-2023 - L’avventura del medico che salvò il mondo: parole, musica, immagini”.

Per la speciale occasione l’attore Michele Placido leggerà alcune tra le pagine più toccanti scritte dal medico-eroe, accompagnato al pianoforte dal maestro Edoardo Maria Strabbioli.

Condurrà la serata l’inviata di Avvenire e biografa di Carlo Urbani, Lucia Bellaspiga. Interverranno inoltre, i familiari del medico, la presidente nazionale di Medici senza Frontiere Monica Minardi, l’infettivologa di fama mondiale Evelina Tacconelli professore Ordinario di Malattie Infettive Direttore Clinica delle Malattie Infettive dell’ Università di Verona. Ancora, alcuni pazienti di Carlo Urbani e il paziente 1 del Covid-19 Mattia Maestri.

“Questa è una di quelle occasioni in cui la cittadinanza beneficia del lavoro grande e continuo di una associazione di volontariato presente sul nostro territorio - ha sottolineato l’assessora alle Poliche sociali Luisa Ceni -. In questo caso, con l’importante evento proposto, viene ricordata la vita eroica di un medico ‘martire’, che con la sua opera ha salvato il mondo dalla possibile pandemia di Sars che nel 2003 poteva sconvolgere, come è successo con il Covid, l’umanità. Un uomo che non ha fatto altro che svolgere in maniera ‘straordinaria’ il proprio lavoro, fino all’estremo sacrificio”.

L'iniziativa è sostenuta dall'Università degli Studi di Verona e gode del patrocinio del Comune di Verona, dell'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Verona, dell’Ordine dei Farmacisti, di FEDERSPEV, della Dioces.

L’evento è stato presentato questa mattina dall’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni insieme alla presidente Ammi Marzia Strabbioli. Presenti per il Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica Albino Poli e le giornaliste Lucia Bellaspiga e Elena Cardinali, che modereranno la serata.

“Urbani era ai vertici della sanità mondiale-OMS e come presidente di Medici senza Frontiere aveva anche ritirato il Nobel per la Pace. Dopo la sua morte il mondo intero gli ha intitolato ospedali, piazze, scuole - ha ricordato la presidente Ammi Marzia Stabbioli -. Ricordare questa straordinaria figura è il miglior modo di poterlo celebrare, dando conoscenza alla cittadinnaza veronese di quanto ha fatto per il bene di tutti noi”.