Attualità di Redazione , 19/03/2023 11:00

Donne al governo per una trasformazione reale

Conferenza

Nel mezzo c'è la misura di quanta strada negli ultimi decenni sia stata compiuta in tal senso. Lo dicono i nomi delle donne che, nel giro di poco tempo, sono state nominate per ricoprire le più importanti cariche di governo e giuridiche del Paese, donne arrivate a queste posizioni per forza propria e finalmente riconosciuta come tale.

Nel passaggio di civiltà dove la crisi del patriarcato si intreccia con quella della politica, le donne hanno una responsabilità ancora maggiore, ma anche una maggiore consapevolezza perchè come evolve il mondo dipenderà da loro. Diventa perciò importante scegliere le donne che vanno al governo, tener conto dei programmi che si prefiggono di cambiare i tempi di vita e lavoro, interrompendo quel senso di inadeguatezza che le donne inevitabilmente provano nel conciliare vita familiare e lavorativa.

Davvero tanti gli spunti di riflessione e confronto emersi nella tavola rotonda di questa mattina,“ La rinascita della democrazia: le donne al governo”, promossa dall'Amministrazione nell’ampio cartellone di eventi promossi per l’8 marzo, Giornata Internazionale per i diritti delle donne, intitolato “La rivoluzione è donna”.

A parlarne la vicesindaca e assessora alla Parità di genere Barbara Bissoli, la saggista e filosofa Annarosa Buttarelli, docente e ricercatrice italiana nell’ambito del Pensiero della Differenza sessuale e della Filosofia di trasformazione, la docente dell’Università di Verona Olivia Guaraldo, professoressa ordinaria di Filosofia politica presso il Dipartimento di Scienze Umane, la politologa e politica italiana Francesca Izzo, l’assessora alle Politiche giovanili e partecipazione Comune di Valdagno Ester Peruffo, moderate dalla professional podcaster e conduttrice radiofonica Florencia Di Stefano-Abichain.

“Con questo momento di approfondimento abbiamo voluto illustrare quella che è la nostra convinzione sviluppata da Annarosa Buttarelli nel libro “Sovrane. L’autorità femminile al governo”, e che teorizza il fatto che la presenza femminile che gestisce la cosa pubblica garantisce un nuovo modo di governare il mondo, senza appropriarsene, un modo cioè di governare il mondo inclusivo, rispettoso, forierio di pace e di benessere per le nostre comunità- ha detto la vicesindaca Bissoli-. La nuova amministrazione come è noto vede cinque assessore donne e cinque assessori uomini oltre al sindaco e quindi riconosce pienamente il fatto che la presenza femminile garantisce appunto uno sguardo nuovo e diverso, fondamentale per il governo della cosa pubblica”.

“Il titolo del convegno la dice lunga – ha aggiunto la prof.ssa Buttarelli -. La rivoluzione è donna, in tutto il mondo si riconosce che l'unica speranza di una reale trasformazione si potrà avere se le donne verranno ascoltate e verrà riconosciuta la loro libertà di pensiero. I segni sono tanti, soprattutto è importante comprendere che non ci sono altri orizzonti al momento credibili per una trasformazione reale. La questione che ci interessa è di mettere una qualità importante in questa rivoluzione, non bastano i numeri di donne al potere, bisogna che le donne al potere siano consapevoli di essere donne e quindi di avere millenni alle spalle da conoscere e valorizzare e in più che portino messaggi e pratiche politiche differenti da quelle che trovano”.

Sulla stessa linea la politologa e politica italiana Francesca Izzo: “Una volta raggiunti numeri significativi nella rappresentanza femminile, servono donne che facciano quelle scelte politiche che servono per cambiare l'organizzazione della vita quotidiana e della vita in generale. Le donne non sono una categoria ma la metà dell'umanità”, ha concluso Izzo, ricordando l'impegno profuso come sostenitrice delle norme antidiscriminazione.

“La democrazia non è solo una forma di governo ma un processo di allargamento della partecipazione, che può coinvolgere il gruppo di quartiere come le realtà associative”, ha aggiunto la prof.ssa e delegata del rettore Olivia Guaraldo.

“Come nuove generazioni siamo consapevoli di quanto è stato fatto finora e della responsabilità che abbiamo nel portare avanti tali conquiste” ha detto l'assessora di Valdagno Peruffo.

Il dialogo proseguirà il 28 aprile e il 5 maggio quando la Scuola di Alta Formazione Donne di Governo farà tappa a Verona e riunirà le amministratrici pubbliche e non solo del Veneto. Gli incontri saranno alla sala Maffeiana del Teatro Filarmonico.