Fiera di Vita in campagna: hobby farming alla sfida della siccità

Dalle zucchine in crisi alla vittoria dei cetrioli, fino alla progressiva colonizzazione dell’olivo al Nord Italia: la siccità si impone come uno dei temi più – letteralmente – caldi alla Fiera di Vita in Campagna, la manifestazione dedicata agli agricoltori per passione in programma fino a domani (19 marzo) al Centro Fiera del Garda di Montichiari (BS). “Le reazioni della natura ai mutamenti climatici sono ormai evidenti e influenzano chiunque pratichi agricoltura, anche non a livello professionale – spiega Alberto Locatelli, giornalista della rivista specializzata che organizza da dieci anni la rassegna di riferimento per gli hobby farmer di tutta Italia –. La carenza di acqua influenza dalla scelta delle colture alle pratiche messe in atto, e anche gli appassionati amatoriali ora sentono il bisogno di formarsi e far fronte ad una contrazione della disponibilità idrica che, trasformandosi da condizione emergenziale a strutturale, può e deve trasformarsi anche in prassi più sostenibili per la tutela ambientale”.
Si va quindi da, per esempio, l’impiego della pacciamatura al ridisegnare la composizione dei nostri giardini, come osserva Francesca Moscatelli, agronoma forestale ed esperta in vivaistica che da tempo collabora con Vita in Campagna: “Lavande, teucrium, mirti, fillirea e lentisco saranno sempre più protagonisti nelle nostre aree verdi, mentre le piante tipiche delle zone del nord, che hanno bisogno di ambienti più umidi e meno caldi, troveranno riparo nei sottoboschi”.
Un tema, quello della siccità, che è stato oggetto del Tavolo sulla crisi idrica a Palazzo Chigi lo scorso 1° marzo e che influenza la vita quotidiana di tutti i cittadini con ricadute importanti anche sul portafoglio, basti pensare che il mais nel 2022 ha registrato circa una contrazione di prodotto tra il 25-30%, e il frumento del 15-20%. Non è un caso che circa 4 hobby farmer su 10 si dedichino all’autoproduzione per risparmiare: secondo un sondaggio realizzato da Vita in Campagna in occasione della manifestazione, la percentuale di coloro che coltivano da soli i prodotti che consumano è passata dal 26,9% nel 2022 al 38,5% di quest’anno. Si tratta di un tentativo di far fronte al carovita riscontrabile anche nella scelta delle coltivazioni: rispetto al 2019 è più che raddoppiata la percentuale di agricoltori per passione che coltiva ortaggi, a cui si dedica oggi il 42,6% degli intervistati, mentre si posizionano al secondo posto per popolarità le piante da frutto (20,8%).