Attualità di Redazione , 12/01/2023 17:40

Nasce la prima scuola veneta per la salvaguardia degli antichi mestieri

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Nasce la prima scuola veneta per la salvaguardia degli antichi mestieri grazie alla sinergia tra Gruppo Cestai e Cestaie italiane, Veronautoctona e il comune di Belfiore.

E’ un progetto di ampio respiro quello nato nel comune di Belfiore grazie all’impegno di Giovanni Claudio Zuffo, meglio conosciuto come Caio il Cestaio, e l’associazione Veronautoctona. Il progetto è ambizioso, creare la prima scuola veneta per la preservazione degli antichi mestieri, a partire da quello del cestaio.

Ed è proprio la cesteria che aprirà i primi corsi, il 14 gennaio, in collaborazione con il CTG – Centro Turistico Giovanile. 3 i moduli (già quasi tutti esauriti), per principianti ed esperti, finalizzati ad avvicinare appassionati e creare le basi per diventare formatori della scuola. L’attività dell’intreccio permetterà a chiunque di riappropriarsi delle abilità materiali e cognitive da sempre appartenute all’essere umano e sviluppare capacità come l’attenzione, la coordinazione e la manualità fine. Non solo l’intreccio ma anche lo studio del territorio in quanto verranno utilizzate essenze locali per la fabbricazione dei manufatti. Conoscere piante e stagioni è indispensabile per un lavoro senza tempo.

Il progetto futuro è quello di creare una vera e propria scuola, accreditata presso la Regione Veneto e che potrà rilasciare dei diplomi professionalizzanti. Proprio alle scuole è destinata anche una parte dello sviluppo didattico futuro, con corsi/laboratori nei plessi scolastici, adatti a tutte le età. L’ampio spettro di attività e professionalizzazione del progetto hanno convinto anche la Provincia di Verona, con David di Michele, Vicepresidente con delega alle politiche per l’istruzione e la Regione Veneto, grazie ad Alessandra Sponda, Consigliere Regionale.

Marco Malavasi, presidente Veronautoctona: «abbiamo sposato subito l’idea di Giovanni Zuffo e abbiamo messo a disposizione la nostra sede di Belfiore, adattandola a diventare scuola. Stiamo lavorando per trovare i fondi per digitalizzare l’aula e iniziare un progetto di ampio respiro, dove verranno coinvolti anche altri mestieri artigianali.»

Alessio Albertini, sindaco di Belfiore: «Abbiamo accolto senza indugio la proposta di Veronautoctona di promuovere a Belfiore la scuola di intrecci. Recuperare e promuovere un’attività manuale tipica della nostra tradizione è quanto mai importante e siamo orgogliosi di ospitare questa iniziativa nel nostro paese.»
David di Michele: «Siamo felici di appoggiare un’attività didattica non ancora esplorata nella nostra regione ed accoglierla nella nostra provincia, la quale storicamente era ai vertici per quanto riguarda questa forma di artigianato. Auspichiamo che possa partire un indirizzo scolastico per creare nuovi professionisti e nuovi posti di lavoro.”

“La Regione Veneto non può che seguire ed appoggiare interessanti e validi progetti come questo, segno di una cultura del recupero e della conservazione dei valori e della tradizione, che va salvaguardata ed incentivata” conclude Alessandra Sponda “Peraltro, conosco da tempo la realtà Veronautoctona e la validità delle loro iniziative, per cui non posso che essere fiduciosa sul buon esito di questa iniziativa”.