Attualità di Redazione , 25/09/2022 13:00

Inaugurata la nuova sala “Alberto Benato” alle Scuole Fainelli al Chievo

Scuola Fainelli
Scuola Fainelli

Chiesta a gran voce dai giovani del quartiere, per tornare a viverlo dopo il Covid, sarà a disposizione di tutti, per studiare, lavorare o stare in compagnia. Intitolata ad Alberto Benato, 17enne deceduto nel 2008 travolto da un’auto.
La scuola come spazio aperto, di aggregazione sociale e di attenzione educativa aperta al pubblico anche extra scolastico. E’ stata inaugurata sabato mattina alla Scuola Secondaria di I° grado Fainelli-Gandhi al Chievo una nuova Sala Polifunzionale, da oggi a disposizione di tutta la comunità del quartiere, per studiare, ma anche come punto di aggregazione tra generazioni.

L’iniziativa, alla quale il Comune ha aderito con un contributo di 5mila euro, è nata a seguito di una richiesta fatta da studenti universitari del quartiere che, non disponendo di una biblioteca o un luogo di incontro, si sono rivolti alla dirigente della scuola, che ha messo loro a disposizione l’ex mensa al piano terra dello stabile con ingresso indipendente e non utilizzata.

Dopo un grande lavoro di pulizia effettuato dai ragazzi e dai volontari, nella nuova sala è stato eseguito un intervento di recupero ed il cambio d’uso, con la creazione di 24 postazioni informatiche, una LIM ed un angolo studio/lettura.

E’ stato inoltre ristrutturato l’intero cablaggio, con il potenziamento dei router e l’installazione di una rete di collegamento internet esclusiva e protetta, per permettere a chiunque di utilizzare autonomamente il proprio computer portatile. A questo si aggiungeranno a breve anche delle rastrelliere per biciclette in prossimità dell’accesso al fabbricato.

La sala è stata dedicata ad Alberto Benato, 17enne deceduto nel 2008 travolto da un’auto, come esempio e impulso ad affrontare temi ed argomenti spesso messi in secondo piano, ma che invece sono di grande importanza e attualità. Sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 22, il sabato e sarà completamente autogestita da ragazzi ma anche dai genitori e dagli alpini del quartiere.

All’inaugurazione sono intervenuti l’assessora alle Politiche educative e scolastiche, il presidente e la vicepresidente della Terza circoscrizione, il Consigliere Comunale di Verona Domani Coraggio Italia, la dirigente dell’IC 6 Annamaria Maiorano, il consigliere di circoscrizione e presidente del Consiglio d’Istituto, il parroco don Andrea Furioni e i genitori di Alberto Benato, Patrizia Pisi e Stefano Benato, responsabili per Verona e il Veneto dell’Associazione vittime di incidenti stradali e sul lavoro.

“Ringraziamo la dirigente scolastica, i ragazzi e tutte le persone che hanno lavorato e collaborato affinché questa sala possa essere a disposizione della comunità – ha detto l’assessora alle Politiche educative e scolastiche -. Il Covid ci ha insegnato quanto siano importanti le relazioni, per giovani e adulti, così quanto siano importanti i luoghi di incontro. Poter mettere a disposizione del quartiere questa sala è una delle cose più preziose che possiamo fare. E’ doveroso ringraziare la precedente Amministrazione, che ha seguito e contribuito perché ciò fosse possibile. Le relazioni nei luoghi di aggregazione e socializzazione sono tra i grandi impegni che ci siamo presi con le Politiche giovanili, e lo stiamo facendo partecipando a diversi i bandi che permettano di aprire sale come ad esempio le biblioteche di quartiere. Un grazie di cuore, infine, va ai genitori di Alberto, perché il loro impegno ci aiuta a ricordare a a fare tesoro dell’insegnamento di tutte le vittime della strada che, purtroppo, dipendono dal nostro comportamento. Per questo è fondamentale fare memoria oggi per evitare che certi fatti accadano domani”.