Dopo le tante polemiche, lunedì sera si é svolto in Arena il grande concerto dei Kiss, iniziato con quasi due ore di ritardo ma partito col botto: con i fuochi (della discordia) sul palco.

I Kiss sono tornati all’Arena di Verona, dopo 7 anni, con l’unica tappa italiana del loro “End of the Road World Tour” che segna l’addio alle scene da parte della band americana. Lo show a Verona era originariamente in programma già nel 2020, poi rinviato a causa della pandemia.

Un’Arena “esplosa” con la scaletta che ha messo in fila i brani che negli ultimi cinquant’anni hanno reso i Kiss una delle rock band più amate al mondo: da “Detroit rock city” a “Rock and Roll All Nite”, passando per “Shout it out loud”, “I was made for lovin’ you” e “Black diamond”, tra gli altri.

Il concerto è iniziato in ritardo per problemi di allestimento del palco e anche per le lunghe code fuori dall’anfiteatro prima dello show, che rischiava fino all’ultimo di essere cancellato per via delle preoccupazioni del Soprintendente Tiné sui fuochi d’artificio: la paura era che potessero provocare dei danni all’Arena.