Switch-off e bonus tv/decoder: corsa agli incentivi, ecco come richiederli
Avanza la nuova tv digitale terrestre. La codifica Mpeg-4 è stata introdotta l'8 marzo scorso e il processo di refarming delle frequenze - che in questa fase interessa le regioni adriatiche e quelle meridionali - si chiuderà il 30 giugno risalendo le regioni tirreniche fino alla Liguria.
Un percorso che il ministero dello Sviluppo economico sta accompagnando con lo stanziamento di fondi per gli incentivi (319 milioni di euro in totale) e massicce campagne di comunicazione sia nazionali sia locali per informare al meglio i cittadini e ridurre al minimo i disagi.
In base all'ultimo report settimanale del Mise (aggiornato all'8 aprile) per bonus tv e bonus rottamazione restano ancora a disposizione circa 90 milioni (https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/comunicazioni/bonus-rottamazione-tv) potranno essere utilizzati entro il 31 dicembre di quest'anno (o fino all'esaurimento delle risorse).
In particolare sono 1.209.147 i bonus tv/decoder richiesti (si tratta di uno sconto di 30 euro per coloro che hanno un Isee fino a 20 mila euro) per un totale di 48.057.442 euro. Mentre i bonus rottamazione erogati sono 2.456.096 per un totale di 181.496.411 euro. Questi ultimi si possono ottenere rottamando contestualmente un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018, e danno diritto - senza limiti di Isee - ad uno sconto del 20% sul prezzo d'acquisto fino ad un importo massimo di 100 euro. In totale gli incentivi erogati sono stati fin qui 3.665.243 per un totale di 229.553.853 euro.
Oltre 3 milioni di incentivi sono stati utilizzati dai cittadini per l'acquisto di una tv di ultima generazione con picchi nelle vendite nel mese di ottobre 2021, con l'entrata nel vivo del processo di refarming, e a marzo 2022, con il cambio di codifica Mpeg-4 a livello nazionale.
Incentivi per il digitale terrestre ma non solo. Possono essere utilizzati, infatti, anche per salire a bordo di tivùsat, la piattaforma satellitare gratuita visibile in ogni parte del Paese con un bouquet di 180 canali, di cui oltre 60 in Hd e 4K. Piattaforma sulla quale anche il Mise fa affidamento per consentire a tutte quelle aree del Paese dove i ripetitori del digitale terrestre non arriveranno (come le comunità montane) la visione della televisione, a partire dal bouquet del servizio pubblico. Tivùsat, che in occasione dell'approvazione del bilancio il prossimo 29 aprile rinnoverà il cda di Tivù Srl, il proprio switch off l'ha già fatto e mette gli spettatori al riparo da tempeste tecnologiche. Una piattaforma in grado di offrire gratis intrattenimento, cinema, informazione (da quella locale a quella nazionale e internazionale con un bouquet esclusivo), sport, programmi per bambini, documentari, arte e tanta musica.