Attualità di Redazione , 11/03/2022 6:00

Il Judo per accrescere l'integrazione di bambini e ragazzi autistici

Judo
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Diffondere e favorire l’integrazione dei ragazzi autistici attraverso la pratica di una speciale tipologia di judo, adattato alle loro necessità. Un’esperienza particolarmente significativa di cui si parlerà nel 2° convegno internazionale “AutJudo”, in programma questo sabato 12 marzo, dalle ore 9, alla Gran Guardia.

Al centro dell’incontro i risultati dell’ampio progetto nazionale ed internazionale che, dal 2020 fino alla fine di quest’anno, per un periodo complessivo di tre anni, ha consentito di portare avanti, in scuole di judo italiane ed estere, corsi appositi per bambini e ragazzi con sindrome dello spettro autistico.

Per l’occasione un centinaio di persone, tra allenatori, tecnici di judo, medici e volontari di diverse associazioni del territorio nazionale ed europeo, saranno a Verona per confrontarsi sul progetto e su quanto è stato fino ad oggi realizzato. Partner italiana la Onlus “Judo in Armonia”, che è anche la promotrice del convegno veronese, che gode del patrocinato del Comune di Verona e dell’ULSS9.

Tra gli ospiti dell’incontro di sabato: dott. Leonardo Zoccante, neuropsichiatra infantile, che aprirà il convegno con un’introduzione sui disturbi dello spettro autistico; Roberto Lachin, judoka non vedente con il progetto “Judo al buio” accompagnato dalla ballerina non vedente Elena Travaini, promotrice del progetto “Danza al buio”. Seguirà l’intervento del dott. Marco Calamai, cavaliere al merito della Repubblica Italiana, dal 1994 lavora con ragazzi disabili in ambito sportivo e tanti altri.

Domenica 13 marzo, al palazzetto CONI di via Ascari 1, ci saranno le dimostrazioni per tecnici ed allenatori.

Judo in Armonia Onlus. E’ partner ed ambasciatrice italiana del progetto, promosso dall'Unione Europea, insieme a Università Raon Llull di Barcellona (Spagna), l’Università degli studi di Genova, Special Needs Judo Foundation (Olanda) Judo Assist Ireland (Irlanda) Federazione Judo Svezia (Svezia) e Federazione Judo-Ju-Jitsu Svizzera (Svizzera).

Dal 2012, la Onlus si impegna nel garantire corsi di Judo a circa 20 bambini e ragazzi con sindrome dello spettro autistico, adattandolo alle loro particolari necessità grazie all’aiuto e al supporto di una decina di volontari. Il supporto iniziale è arrivato dall’estero, perché in Italia l’argomento era sconosciuto e non esistevano palestre di judo adattato alle necessità di giovani atleti con disturbo dello spettro autistico. Fondamentale l’avvio di una collaborazione con federazioni ed associazioni estere, che hanno consentito di accrescere le competenze italiane in questo ambito.