Attualità
Il diritto di essere chiamata Laurella VIDEO
Il 19 gennaio esce sul giornale un articolo che dà la notizia dell’assoluzione di un gruppo di attivisti che nel 2018 avevano partecipato a una manifestazione non autorizzata. Nel pezzo si cita Laurella Arietti, ricordando il suo nome al maschile riportato sui documenti. Una scelta che, afferma la storica transfemminista, negli anni anche candidata a sindaco di Verona, rappresenta una grave discriminazione, un’allusione a qualcosa che non esiste più. “Quel nome è un mondo”, dice.