Attualità di Redazione , 29/01/2022 16:55

Il diritto di essere chiamata Laurella VIDEO

Il 19 gennaio esce sul giornale un articolo che dà la notizia dell’assoluzione di un gruppo di attivisti che nel 2018 avevano partecipato a una manifestazione non autorizzata. Nel pezzo si cita Laurella Arietti, ricordando il suo nome al maschile riportato sui documenti. Una scelta che, afferma la storica transfemminista, negli anni anche candidata a sindaco di Verona, rappresenta una grave discriminazione, un’allusione a qualcosa che non esiste più. “Quel nome è un mondo”, dice.