Attualità di Redazione , 14/09/2021 10:14

Qualità dell'aria, Verona la peggiore d'Italia

Smog

Verona è maglia nera in Veneto per la qualità dell’aria. Secondo il dossier “Mal’aria 2021 edizione speciale – I costi dell’immobilismo”  pubblicato da Legambiente è sono già stati 41 gli sforamenti ai limiti di Pm10 dall’inizio dell’anno, il dato peggiore di tutta Italia.
Nel dossier sono 11 le città che a inizio settembre hanno sforato, con almeno una centralina, il limite previsto per le polveri sottili, ossia la soglia dei 35 giorni nell’anno solare con una media di PM10 giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo. 
Maglia nera appunto Verona e Venezia con 41 giorni di sforamenti, seguite da: Vicenza con 40, Avellino e Brescia con 39, Cremona e Treviso con 38, Alessandria, Frosinone e Napoli con 37, Modena con 36. Il numero di città rischia di aumentare considerevolmente visto che Padova e Rovigo sfiorano il limite, registrando 35 giorni di sforamento al 6 settembre 2021, mentre la città di Torino ne registra 34. Vicine alla soglia critica anche Asti (con 33 giorni di sforamenti), Lodi e Reggio Emilia (32), Bergamo e Caserta (31) e Parma (30). Città che inevitabilmente supereranno i limiti nel corso dell’autunno e dell’inverno prossimi.
“Abbiamo scritto al Commissario europeo all’Ambiente, il lituano Virginijus Sinkevičius, per esprimere la nostra preoccupazione circa l’inefficacia e i ritardi delle politiche italiane nel miglioramento della qualità dell’aria, sottoponendogli i risultati emersi dal report Mal’Aria e chiedendogli di sollecitare le nostre istituzioni ad agire prima della definizione della multa europea – dichiara il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani – Al contempo, siamo intenzionati anche attraverso la nostra campagna #LiberiDaiVeleni a batterci città per città, perché i ministri del Governo e i presidenti di Regione applichino finalmente le leggi e le ordinanze promesse all’Europa per riportare l’inquinamento, già questo inverno, nei limiti previsti dalle Direttiva del 2008 e del 2014. Anche perché i valori limiti dal prossimo anno saranno dimezzati e non vogliamo che le nostre città rimangano inquinate oltre la soglia massima per un altro decennio. Inquinati e per giunta multati. L’inquinamento atmosferico deve essere affrontato in maniera trasversale e integrata con azioni efficaci, incisive e durature per poter cominciare a invertire la rotta”.