Attualità di Redazione , 25/08/2021 21:00

Inaugurazione dei murales: “La Carica di Pastrengo"

Carabinieri

Mercoledì a Pastrengo, Piazzale Martiri delle Foibe, si è tenuta l’inaugurazione dei murales raffiguranti un tributo all’Arma dei Carabinieri.

L’opera suddivisa in due parti, riproduce su un lato, il celebre dipinto di De Albertis riprendendo alcune immagini d’impeto della carica a cavallo e sull’altro lato un’adunata in costume d’epoca; nello spazio dedicato al cippo di commemorazione dei caduti delle foibe è stata invece raffigurata la bandiera italiana stilizzata.

La rappresentazione pittorica trae ispirazione dal fatto storico avvenuto a Pastrengo 173 anni fa, durante la prima guerra d’indipendenza, che mise alla luce il coraggio e il valore dei carabinieri reali di scorta al re Carlo Alberto, guidati dal Maggiore Alessandro Negri di Sanfront, Comandante dei tre squadroni. Grazie alla fulminea azione della Carica, i Carabinieri a cavallo con impeto irrefrenabile e rara intrepidezza protessero il sovrano dall’attacco delle truppe austriache e contribuirono nella vittoria dell’esercito sabaudo su quello teutonico. Ieri come oggi, la Carica di Pastrengo rappresenta lo spirito e i valori a cui i Carabinieri si ispirano nel porsi a servizio dei cittadini attraverso il quotidiano impegno sul territorio e la capacità di porsi in ascolto delle persone per soddisfare i bisogni emergenti senza risparmio.

Il murale, come evidenziato dall’amministrazione comunale, vuole essere considerato, alla pari del noto episodio e dei luoghi in cui lo stesso è avvenuto, un simbolo del paese di Pastrengo, rafforzando così il legame con l’Arma al fine di concederle il giusto tributo per l’impegno e sacrifico di tutti i suoi uomini e donne a presidio del territorio.

L’opera acquista maggior valore e pregio, altresì, per essere inserita all’interno del progetto “Museo diffuso”, che unisce oltre venti comuni veneti e lombardi per far rivivere la storia del Risorgimento attraverso le sue battaglie e vicende epiche.

“Anci Veneto è in costante contatto con la Regione ed Anci Nazionale per dialogare ed essere come sempre un interlocutore serio ed affidabile contribuendo ad affrontare la gestione dell’accoglienza che in questo momento rappresenta un’emergenza. Un’emergenza, però, che non può essere scaricata sulle spalle dei sindaci”.