la Redazione

Esibisce una carta d’identità falsa ad un controllo in stazione: 36enne espulso

Domenica scorsa il Settore Operativo della Polizia di Stato di Verona Porta Nuova ha eseguito l’arresto in flagranza di un cittadino moldavo di 36 anni per possesso di un documento di identità falso valido all’espatrio.

L’uomo, sorpreso dalla presenza degli agenti del Settore Operativo Polizia Ferroviaria di Verona impegnati nei controlli all’interno della stazione, affiancati dai militari dell’Esercito a loro disposizione impegnati da novembre scorso nel piano “stazioni sicure”, ha cercato invano di cambiare direzione, cercando di mantenere la calma e nascondendo il proprio nervosismo per evitare il controllo, ma il suo anomalo comportamento non è a loro sfuggito venendo fermato ed identificato.

Dopo averlo accompagnato in ufficio, per verificare se la segnalazione di inammissibilità in area “Schengen” fosse attuale, lo scrupolo dei poliziotti si è concentrato sull’identità del giovane, il quale aveva esibito ai poliziotti una carta di identità rumena, a prima vista genuina, per dimostrare la propria identità e potersi muoversi liberamente all’interno dello spazio comunitario.

Ma già da una prima comparazione tecnica con lo “specimen”, messo a disposizione dal Ministero degli Affari Esteri rumeno, sono emersi elementi di prova gravi e sufficienti a ritenere che il documento potesse essere falso, procedendo al sequestro.

Avuta la conferma dei sospetti dal Centro di Cooperazione Internazionale di Polizia di Thorl Maglen, il 36enne è stato arrestato. Il Giudice, dopo aver convalidato la misura restrittiva, lo ha condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione da scontare nel paese di origine, disponendo l’immediata espulsione dal territorio nazionale.

La procedura d’urgenza, sviluppata dall’Ufficio immigrazione della Questura di Verona, ha consentito il trasferimento all’aeroporto di Malpensa dove, già in serata, è stato imbarcato per la capitale Chisinau a disposizione delle autorità moldave che lo attendevano.