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Infortuni sul lavoro: ecco gli ultimi dati a Verona e in Veneto

“Il primo trimestre in Veneto si chiude con 7 vittime sul lavoro. Rispetto alla fine di marzo 2023 si rileva un decremento della mortalità più che significativo e pari al 65%. I decessi registrati nei primi tre mesi dell’anno scorso, infatti, erano 20. E con questa ‘nuova’ tendenza il Veneto nel primo trimestre dell’anno è in ‘zona bianca’ con un’incidenza di mortalità ben al di sotto della media nazionale”. Mauro Rossato,  Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, introduce così l’ultima dettagliata indagine, elaborata dal proprio team di esperti; e prosegue con un dato ancora positivo “La riduzione degli infortuni mortali trova corrispondenza negli infortuni totali, ossia la somma di mortali e non mortali, per i quali si rileva un decremento dell’1,1%”.

IL RISCHIO DI MORTE IN VENETO A MARZO 2024
Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio mestrino elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza di mortalità.
E la zona bianca, in cui è entrato il Veneto a fine gennaio 2024, è quella che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale.

A fine marzo 2024 il rischio di infortunio mortale in Veneto (2,2 morti per milione di occupati) risulta ben inferiore alla media nazionale, pari a 6,4. Per quanto riguarda le incidenze nel dettaglio in regione, si scopre che Belluno è l’unica a trovarsi in zona rossa con un’incidenza di mortalità pari a 11,1 (quasi doppia rispetto alla media nazionale di 6,4). Vicenza con 2,6, Treviso con 2,5, Verona e Padova con 2,3 rimangono in zona bianca.

INFORTUNI TOTALI (MORTALI E NON) A MARZO 2024
Sono 7 i decessi rilevati nel primo trimestre del 2024 (contro i 20 del 2023). Sono 5 le vittime che hanno perso la vita in occasione di lavoro e 2 in itinere. I 7 decessi del primo trimestre del 2024 sono stati registrati nelle province di: Verona e Padova (2), Belluno, Treviso e Vicenza (1). Le vittime in occasione di lavoro sono state registrate a Belluno, Padova, Treviso, Verona e Vicenza. Sono 17.195 le denunce di infortunio complessive su un totale, in Italia, di 145.130. Vale a dire circa l’11,8% di quelle rilevate a livello nazionale.

ALLA FINE DI MARZO SI RILEVA UN DECREMENTO DELLE DENUNCE DI INFORTUNIO TOTALI
Alla fine di marzo 2024 le denunce di infortunio totali sono diminuite dell’1,1% rispetto alla fine di marzo del 2023: erano 17.380 e ora sono 17.195. Un segnale positivo, in controtendenza rispetto alla tendenza nazionale (+0,4%).

L’ATTIVITÀ MANIFATTURIERA È IL SETTORE PIÙ COLPITO IN VENETO
Le Attività Manifatturiere, alla fine di marzo 2024, sono ancora in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (3.067). Sono seguite da: Costruzioni (915), Commercio (892), Trasporti e Magazzinaggio (755) e Sanità (721).

È VICENZA A FAR RILEVARE IL PIÙ ELEVATO NUMERO DI DENUNCE TOTALI
È la provincia di Vicenza quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (3.403), seguita da: Verona (3.244), Treviso (3.222), Padova (3.216), Venezia (2.796), Belluno (807) e Rovigo (507).

INFORTUNI PER GENERE E NAZIONALITÀ: ECCO LE STATISTICHE
Sono 5.845 le denunce di infortunio totali delle donne lavoratrici e 11.350 quelle degli uomini. Le denunce di infortunio in occasione di lavoro delle lavoratrici sono state 4.548, mentre quelle dei lavoratori 9.967.
Le denunce dei lavoratori stranieri sono 4.123 (3.439 in occasione di lavoro).

COS’È L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI?
L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.

A COSA SERVE LA ZONIZZAZIONE REALIZZATA DALL’OSSERVATORIO SICUREZZA E AMBIENTE VEGA?
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:
Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale
Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale
Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale
Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.