la Redazione

25 aprile, tensioni in Sinagoga: la nota della Comunità Ebraica

La Comunità Ebraica di Verona in una nota ha voluto chiarire le ragioni che hanno generato tensioni durante il passaggio di bandiere palestinesi e slogan davanti alla Sinagoga il 25 aprile, durante le celebrazioni per la Festa della Liberazione. 
 “In primo luogo - scrive la Comunità Ebraica - è importante sottolineare che la Sinagoga è un luogo di preghiera e riflessione dove i fedeli si riuniscono per onorare la propria fede e storia. Come tale, merita il massimo rispetto e la massima protezione da parte di tutti i cittadini. In secondo luogo, è necessario considerare il delicato contesto storico e geopolitico in cui ci troviamo”. 
“Siamo consapevoli - prosegue la nota - delle tensioni e dei conflitti che affliggono la regione del Medio Oriente e in particolare Israele e Gaza. La presenza di bandiere palestinesi, ma soprattutto di striscioni e slogan offensivi urlati in direzione dei membri della comunità ebraica, è stata la causa della richiesta della comunità per evitare insulti davanti alla targa in memoria della partigiana ebrea Rita Rosani. È importante sottolineare che il motivo della sosta del corteo davanti alla Sinagoga era proprio per rendere omaggio alla partigiana, insignita della medaglia d'oro al valore militare”. 

“In questa direzione, è fondamentale promuovere il dialogo e la comprensione reciproca, anziché alimentare ulteriori conflitti o divisioni. La richiesta di non subire offese davanti alla Sinagoga non è un tentativo di limitare la libertà di espressione, ma piuttosto una precauzione per evitare qualsiasi forma di provocazione o tensione che potrebbe minare la pace e la stabilità della nostra comunità” sottolinea la Comunità Ebraica di Verona.

E aggiunge: “Ricordiamo l'importanza di rispettare le differenze e di costruire ponti anziché muri. Invitiamo pertanto coloro che desiderano manifestare a farlo nel rispetto delle leggi e dei principi di convivenza civile, evitando qualsiasi gesto o simbolo che possa generare comportamenti offensivi, divisioni o conflitti”. 
“La Comunità Ebraica - conclude la nota - impegna a promuovere la pace, la tolleranza e il rispetto reciproco tra tutte le persone, indipendentemente dalle loro convinzioni politiche o religiose. Continueremo a lavorare per un futuro in cui tutti possano vivere insieme in armonia e solidarietà”.