la Redazione

Disabile discriminata al concerto, Tribunale condanna Fondazione Arena e altre due società

Il Tribunale di Verona ha condannato Fondazione Arena di Verona, Arena di Verona s.r.l. e Vivo Concerti s.r.l. per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità a causa della mancata fruibilità dei concerti di extra-lirica organizzati all’interno di Arena. Il ricorso era stato promosso da Sofia Righetti, assistita dall’avvocato Alessandro Gerardi dell’Associazione Luca Coscioni. 

La prima sezione civile del Tribunale scaligero, presieduta dal giudice Massimo Vaccari, con un’ordinanza che non ha precedenti, ha stabilito per la prima volta che le persone con disabilità che accedono all’interno di Arena di Verona per assistere agli eventi dal vivo vengono discriminate rispetto a tutti gli altri spettatori perché i posti loro assegnati non gli consentono di fatto di assistere allo spettacolo. Durante i concerti, infatti, le persone sedute in platea si alzano in piedi, ballano e si spostano e quindi impediscono alle persone sedute in carrozzina dietro di loro di vedere il palco. 

Le società che sovrintendono agli eventi di extra-lirica (Fondazione Arena di Verona e la controllata Arena di Verona s.r.l.) sono dunque state condannate a cessare la condotta discriminatoria mediante la realizzazione, entro il prossimo 31 dicembre di una pedana rialzata da posizionare all’interno dell’anfiteatro in grado di consentire anche alle persone con disabilità di assistere al concerto. Inoltre Fondazione Arena di Verona, Arena di Verona s.r.l. e Vivo Concerti s.r.l. sono state condannate in solido a risarcire il danno subìto da Sofia Righetti, stabilito in 3.500 euro. 

L’Associazione Luca Coscioni sta fornendo assistenza legale anche a un’altra ragazza con disabilità, Valentina Tomirotti, che non è riuscita a vedere il concerto di Coez il 29 settembre 2019. Il relativo procedimento civile promosso per condotta discriminatoria sempre a carico di Fondazione Arena di Verona e Vivo Concerti, dopo un primo rigetto del Tribunale di Mantova, è tuttora pendente presso la Corte di Appello di Brescia. 

“Ora l’Associazione Luca Coscioni vigilerà affinché gli ordini e le prescrizioni impartite dal Tribunale di Verona vengano rigorosamente rispettati dalle società che sovrintendono e organizzano i concerti all’interno di Arena “ hanno dichiarato gli avvocati Alessandro Gerardi. 

“Al tempo stesso - hanno aggiunto i legali dell’Associazione  - siamo consapevoli che il problema della fruibilità dei concerti per le persone con disabilità non è circoscritto solo all’Arena di Verona, ma è esteso su tutto il territorio nazionale e riguarda palazzetti, stadi e tanti altri posti all’interno dei quali le postazioni dedicate alle persone con disabilità sono ubicate in fondo alla platea, lontane o comunque ai margini dal palco, in luoghi che rendono complicata e non ottimale la visione del concerto”.